Migranti, Mantovano lancia l'allarme: “Strumento di pressione del jihaidismo”
Il fondamentalismo islamico dietro l’invasione di migranti? A teorizzare l’uso dell’immigrazione da parte dei jihaidisti è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, che è intervenuto alla festa del «Foglio» a Firenze a proposito dell’incremento dei flussi migratori verso l’Italia: «Non credo che il cambiamento climatico si sia concentrato nel giro di pochi mesi su Mali, Camerun e Burkina Faso. Cosa è successo quindi? Si è intensificato il jihadismo che controlla attraverso differenti bande che si autoproclamano califfati, il 50% della Burkina Faso, nel Mali ci sono stati due colpi di stato in pochi mesi, il Camerun ha una situazione anch’essa poco raccomandabile. Ecco in questo contesto l’incentivazione degli effetti migratori diventa uno strumento di pressione da parte del jihadismo nei confronti dell’Europa, poi l’Italia è la più vicina e la gran parte arriva qua».
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«Un flusso così consistente consegna all’Italia una massa di soggetti che entrando in modo irregolare vengano attratti da suggestioni criminali ma anche potenzialmente terroristiche dall’altro verso», il monito di Mantovano sull’emergenza migranti: un vero e proprio campanello d’allarme sugli sbarchi, anche alla luce dell’attentato in Francia.
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