schiaffo a schlein
Fioroni pensa ad un nuovo grande centro e chiama Calenda e Renzi
Più volte ripete l’immagine dei «tanti ruscelli che confluiscono in un vasto lago calmo...». Giuseppe Fioroni ci crede, eccome, a un nuovo grande centro, di area popolare, riformatrice e civica alternativo a Schlein e a Meloni, che tenga insieme Letizia Moratti, Matteo Renzi e Carlo Calenda ma anche la ‘Lista civica nazionale’ e Cateno De Luca. Primo passo di questo progetto politico è la creazione di una lista alle europee, che riunisca le varie anime popolari che si divisero nel ’94. «Io non intendo candidarmi, perché dopo 30 anni di Parlamento ho già dato, è necessario fare un passo di lato», mette subito in chiaro l’ex ministro e leader cattolico che ha lasciato il Pd quando Elly Schlein è diventata segretaria. Per poi indicare all’Adnkronos la road map della nuova avventura con la formazione ‘Tempi Nuovi’: «Sto lavorando, così come Letizia, a qualcosa di nuovo. In un Paese dove vincono le elezioni quelli che stanno a casa, è necessario trovare un’offerta politica che riesca ad appassionare il cuore degli italiani...».
«Moratti - assicura Fioroni, che di recente ha visto l’ex sindaco di Milano nella Capitale - è una figura di primo piano del mondo cattolico e liberaldemocratico con una sensibilità chiara nel sociale, che abbraccia questa impostazione. La nostra lista per le europee deve riunire i tanti ruscelli che non condividono né la Schlein, né la Meloni, e che con la propria peculiarità confluiscono in un vasto lago calmo, dove si crea quella sintesi che consente di guardare in maniera serena al futuro, partendo dal centro. La nostra speranza è che ci siano dentro sia Renzi che Calenda», è l’auspicio di Fioroni, che precisa: «Non ci appassiona lo sport del ruba bandiera, oggi ne prendiamo uno da una parte, domani uno dall’altra...». Porte aperte anche a chi dentro Forza Italia e nel Pd si ritrova negli stessi valori.
«Renzi - spiega Fioroni- ha dato la disponibilità a questo percorso. Ieri ho incontrato Calenda a Foggia dove la lista ‘Tempi Nuovi’ racchiude al proprio interno sia Azione che Iv per sostenere come candidato sindaco una bravissima provveditrice scolastica. Sui territori le cose che uniscono sono di gran lunga superiori a quelle che dividono». Foggia, insomma, come laboratorio di qualcosa a livello europeo e poi, chissà, anche nazionale. «Sono convinto che l’accordo di Foggia possa aiutare a fare questo sforzo per stare tutti insieme», sottolinea l’ex ministro, che lancia un appello al leader di Azione: «Ieri Calenda ha detto di non vedere l’ora di stare con i popolari e fare qualcosa con Azione, ma mai con Renzi... Noi saremo pure degli inguaribili sognatori ma fino alla fine proviamo a tenere assieme tutti, perché non si può essere strumento delle maledizioni del centro, che portano a frammentare sempre coloro che hanno tanto per stare insieme e che si dividono per gli stimoli di ego espansi, sempre in agguato qua e là...». Tre le parole d’ordine: «Responsabilità, perché dal centro si può partire oggi; coraggio di perdere le proprie rendite di posizione e umiltà, necessaria per fare un passo di lato per il cambiamento». Fioroni ha le idee chiare.