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Emergenza migranti, l'Italia riunisce i big. Meloni, cosa dice a Granada

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L’Italia ha portato il tema migranti al centro del vertice della Comunità politica europea a Granada. Al forum, che riunisce 45 Stati del vecchio continente, la premier Meloni arriva soddisfatta dell’accordo trovato mercoledì sul Patto migrazione e asilo e per la piega che ha preso il dibattito interno all’Ue, che si avvia su una strada più pragmatica, e che dimostra che l’Italia «è tutt’altro che isolata in questa trattativa». Il focus ora si sposta sulla dimensione esterna, per cui «bisogna correre un po' di più». E dove l’Italia vuole essere «pioniera» nei «rapporti diversi dei quali abbiamo bisogno con il continente africano». L’approccio, viene rimarcato, «non deve essere paternalistico, né predatorio», ma «da pari a pari». La strada è quella del Piano Mattei, per lo sviluppo dei paesi che si affacciano sull’altra sponda del Mediterraneo, e che ora si concretizzerà in una norma che è in dirittura di arrivo sulla governance di questo piano. L’intenzione di Palazzo Chigi è portarlo poi nel confronto con i paesi europei, con le istituzioni di Bruxelles e alla conferenza Italia-Africa di novembre. L’Italia si è resa protagonista di un tavolo promosso assieme al premier britannico Rishi Sunak sulla lotta ai trafficanti e al contrasto dell’immigrazione irregolare, al quale erano invitati anche il premier olandese Mark Rutte e quello albanese Edi Rama, in rappresentanza di due Paesi Ue e due non Ue, due del Nord Europa oggetto di movimenti secondari, due del Sud Europa principalmente oggetto di movimenti primari. Al tavolo si sono uniti anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente francese Emmanuel Macron. L’idea è quella di avere un formato aperto, che prosegua dopo l’evento di Granada, anche perché, ha rimarcato Meloni, «la proposta italiana attuale non è quella di continuare a parlare di come ridistribuiamo persone che illegalmente entrano in Europa, ma di fermare la migrazione illegale, l’unica che può mettere tutti d’accordo». La sfida ora è quella di cercare di fare azioni concrete, di passare dalla diagnosi alla cura, è il messaggio che trapela dall’incontro, perché è assolutamente essenziale fare una serie di attività che vadano dagli scambi informativi alle collaborazioni di polizia, agli accordi con i paesi d’origine e transito, che siano veri e propri partenariati strategici su diversi fronti. In questo la rinnovata intesa della premier con l’omologo inglese - ma anche con quello albanese - ha ampliato il fronte dell’Europa a 27 e acceso un faro sulle iniziative che Londra sta adottando, ma anche l’interesse a entrare nei partenariati con i paesi africani.

 

 

 

Non a caso il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento al vertice ha citato la proposta di Sunak di lavorare più a stretto contatto sul tema dei migranti: «La migrazione è una sfida che dobbiamo affrontare tutti insieme e questo significa costruire più cooperazione tra noi nell’Ue e più collaborazione con i paesi terzi». Sull’attuazione del memorandum con la Tunisia, dopo le prese di distanza da parte di Saied sugli aiuti offerti dall’Ue, Meloni cerca di smorzare i toni: «Credo che il presidente della Tunisia abbia parlato, con un tono un pò assertivo, alla sua opinione pubblica». In ogni caso, «probabilmente anche alcune dichiarazioni non hanno aiutato nelle ultime settimane su alcuni approcci ideologici, ma confido che andremo avanti e che si possa lavorare su un reale partenariato strategico anche con l’aiuto della Commissione», rimarca la premier. Domani mattina Meloni avrà un bilaterale con Scholz, con cui ha avuto delle interlocuzioni già nei giorni scorsi; le polemiche sulle Ong potrebbero essere archiviate dopo l’intesa raggiunta sul Patto migrazione e asilo. «Sicuramente sarà un’occasione per ragionare - sottolinea Meloni - di come fare passi in avanti soprattutto su quello che interessa l’Italia, che è il tema della dimensione esterna, che sono gli accordi con il Nord Africa, la guerra ai trafficanti».

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