cortocircuito

Governo Meloni, Mario Sechi svela chi vuole indebolire il premier

C'è chi parla di complotto per la nascita di un governo tecnico. Ma c'è anche chi spiega che non c'è bisogno di scomodare fantomatici accordi segreti e sotterranei perché è già tutto alla luce del sole. A pensarla così è anche il direttore di Libero, Mario Sechi, che, nel suo editoriale del 4 ottobre, elenca i soggetti interni ed esterni che potrebbero remare contro il governo Meloni. Insomma i pericoli con cui hanno già dovuto fare i conti alcuni governi del passato e che potrebbe essere costretta ad affrontare anche Giorgia Meloni. "Il vostro cronista ogni volta che sente la parola complotto sorride, perché il cataclisma politico si ottiene solo creando determinate condizioni e non c’è alcun bisogno di evocare chissà quale cospirazione - scrive Mario Sechi su Libero - Di solito è tutto ampiamente esposto, visibile, alla luce del sole. Basta sapersi guardare intorno, riconoscere certi segnali, osservare con sufficiente distacco come si muovono i pezzi sulla scacchiera. Quello che conta è che il governo sia fiaccato, indebolito, debilitato, sotto il perenne attacco di una febbre tropicale che non passa mai".

 

  

 

 

Sechi passa poi ad analizzare le diverse forze in campo che stanno agendo attorno all'esecutivo. Tra queste ci sono innanzitutto forze esogene. "I mercati finanziari - spiega Sechi - per l’impatto che possono produrre sul nostro immenso debito pubblico. Qui dobbiamo tener conto non solo delle scelte degli investitori che comprano e vendono ma anche e soprattutto delle agenzie di rating...La guerra in Ucraina ha contraccolpi che possono destabilizzare la situazione politica interna di tutta Europa, l’Italia è il primo bersaglio, gli altri Paesi lo hanno capito e stanno blindando le frontiere. Più immigrazione significa più tensione e problemi per il governo Meloni che ha sostenuto una ferma linea atlantista contro l’invasione di Mosca".

Da non sottovalutare gli agenti interni. "La contestazione dei centri sociali - prosegue il direttore di Libero - la trama sotterranea dei gruppi anarchici, un’opposizione che non si manifesta in Parlamento, agisce fuori dalle istituzioni. Una minoranza che può destabilizzare alla bisogna lo scenario sociale italiano. l’ingrediente infiammabile perfetto per alimentare il clima di tensione". Infine "il vero potere, quello non eletto, inamovibile, delle burocrazie irresponsabili, delle alte (e basse) magistrature (l’ordine giudiziario in tutte le sue ramificazioni, compresi gli organi costituzionali, il Csm e la Consulta) che hanno il potere di smontare il programma di governo pezzo dopo pezzo, fino a renderlo un progetto irrealizzabile". Il governo, dunque, si può rovesciare anche così.