il caso

Omnibus, Alessandro Sallusti contro il business dei migranti

Luca De Lellis

Mentre la Germania ha transennato i propri confini, le barche colme di migranti continuano a sbarcare sul suolo italiano. Giorgia Meloni si è sfogata sui profili social a tal proposito, sostenendo che la lotta all’immigrazione illegale risulta complicata se Stati che dovrebbero essere alleati “lavorano invece nella direzione diametralmente opposta”. Il riferimento è chiaro, il Premier si sente abbandonato dall’Europa, “e perfino da un pezzo di Italia” vista la sentenza di Catania, su un fronte cruciale per il quale ha sempre combattuto al fine di “difendere la legalità e i confini dello Stato italiano”. Anche Alessandro Sallusti si è espresso sulla questione, precisando durante la puntata di Omnibus che il sistema di accoglienza è trattato come un “business”.

Ecco le parole pronunciate dal direttore de Il Giornale nella trasmissione di La7, in relazione al comportamento di Olaf Scholz: “Meloni dice, cari signori, volete fare il business, allora fatelo. Volete andare in giro per il Mediterraneo con navi private a salvare la gente, ovviamente a pagamento. Fatelo. Però poi – aggiunge l’ospite della conduttrice Alessandra Sardoni – quando salvate le persone portatele in Germania, perché dovete lasciarle in Italia”. Di cosa parla Sallusti? Delle sette navi Ong finanziate dai tedeschi che si aggirano nel Mediterraneo e che hanno fatto saltare l’accordo europeo sul regolamento in merito alla gestione della crisi.

  

 

 

 

 

Sallusti insiste sul problema dell’accoglienza business, riportando alla luce la vicenda giudiziaria dell’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, che è stato condannato in primo grado a 13 anni di reclusione dal Tribunale di Locri per aver creato una sorta di associazione a delinquere che avrebbe “strumentalizzato il sistema dell’accoglienza” nella cittadina jonica. “C’è un’inchiesta in Italia che andrà in sentenza d’appello tra pochi giorni – racconta il direttore – ed è quella di Mimmo Lucano che è accusato di aver messo su un business dell’accoglienza a Riace. Siccome è una cosa illegale, si è preso 13 anni di galera”. Poi svela un retroscena di un’intercettazione tra Lucano e un giudice suo amico, leader di Magistratura Democratica, una corrente di sinistra: “Il giudice gli dice stai tranquillo, perché noi di Magistratura Democratica non siamo nati per applicare le leggi ma per fare giustizia sociale. Allora capite che c’è qualcosa che non funziona?”. E’ probabilmente questo il pezzo di Italia dal quale Giorgia Meloni prende le distanze.