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Crosetto attacca Scholz: "C'è chi blocca gli sbarchi e chi li agevola in Italia"

Leonardo Ventura
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Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, pensa di chiudere i suoi confini finanziando nel frattempo le Ong che con le loro navi, battenti bandiera tedesca, portano i migranti in Italia. A sottolinearlo, gettando nuova benzina sul fuoco delle polemiche tra Roma e Berlino sulla questione immigrazione, è questa volta il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che spiega: «Si cerca di bloccare l’immigrazione in una parte d’Europa e se ne agevola il trasporto in un’altra. Coerente e geniale». Anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, da Paestum, sede della grande manifestazione di Forza Italia con il «Berlusconi day» e il Consiglio nazionale, torna sul tema che ha tenuto banco nel dibattito politico-diplomatico negli ultimi giorni: «C’è un problema importante da risolvere e noi vogliamo comprendere qual è la posizione della Germania, quello che dicono non è chiaro», spiega rispondendo a una domanda sulla posizione espressa da Scholz su maggiori controlli alle frontiere per l’ingresso di migranti.

 

 

«Il cancelliere tedesco dice quello che vuole - aggiunge Tajani - ma quella è una immigrazione secondaria, noi abbiamo un problema di immigrazione primaria. Noi dobbiamo guardare alla strategia, dobbiamo guardare alla solidarietà europea.
In Germania sono in campagna elettorale, però c’è un problema importante da risolvere. Noi vogliamo comprendere qual è la posizione tedesca, non è chiaro quello che dicono. Valuteremo, ma i migranti che vogliono andare in Germania non è che li devono mandare in Italia». Sul fronte del dibattito sui Centri di permanenza per il rimpatrio, interviene il presidente del Pd, Stefano Bonaccini, dopo la decisione di un giudice del Tribunale di Catania di non consentire il trattenimento di tre tunisini nel Centro di Pozzallo, mentre gli sbarchi mettono in ginocchio Lampedusa e la Sicilia.

 

 

«Si è vista - sottolinea Bonaccini - l’inconstistenza di slogan e promesse che crollano davanti al raddoppio degli sbarchi, per il quale non diamo la colpa al governo, ma che ha fatto crollare gli slogan. Per quanto riguarda i Cpr, lì ci si possono mettere le persone pericolose, ma non servono perché quelle si possono mettere in galera. Ma il problema diventa poi dove mettere tutti quelli non pericolosi, ormai sarebbero necessarie le tendopoli. Nessun Paese, e lo dico, neanche l’Italia può accogliere tutti, e per fortuna il presidente Macron ha mostrato di aver compreso che non si può venir meno alla solidarietà».

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