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Fedez, la sinistra si aggrappa al rapper: "Censura politica", il caso-Belve

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La sinistra fa quadrato su Fedez. Il caso della mancata partecipazione a Belve, il programma di interviste condotto da Francesca Fagnani su Rai2, ha compattato i partiti di opposizione. Come noto il rapper milanese è reduce da un ricovero in ospedale, come ha raccontato lui stesso sui social. per "due ulcere che mi hanno causato un’ emorragia interna". "Grazie a due trasfusioni di sangue ora sto molto meglio. Ringrazio il personale medico che mi ha letteralmente salvato la vita", ha scritto Fedez per tranquillizzare i suoi fan. Ma di Federico Lucia, questo il vero nome del musicista marito di Chiara Ferragni, si parla anche per il no della Rai alla sua partecipazione a Belve annunciato da Fagnani, che ha fatto sapere di non condividere la scelta di viale Mazzini. E così la sinistra torna a battere sul tasto di Tele-Meloni: "Per i dirigenti Rai la presenza di Fabrizio Corona a Belve non ha creato problemi, invece Fedez è un ospite inopportuno. Ricapitolando: chi è condannato per corruzione, estorsione, spaccio di soldi falsi e bancarotta va bene, chi denuncia la divisa nazista di Bignami o bacia Rosa Chemical non va bene. A questo punto consiglio ai dirigenti Rai di ammettere che si tratta di censura e vendetta politica, perché tutte le altre ipotesi rischiano di essere persino peggiori", ha dichiarato Elisabetta Piccolotti, deputata dell’Alleanza Verdi-Sinistra, che tira in ballo l'intervista a Fabrizio Corona andata in onda all'sordio di Belve. 

 

Eppure la Rai ha fatto sapere ieri che non si stratta di censura: "Nel caso di Belve, si tratta di un programma di intrattenimento e non di una trasmissione giornalistica. La decisione dell’azienda di non approvare la partecipazione retribuita di Fedez non ha nulla a che vedere con la politica, che non si è minimamente interessata al caso se non per strumentalizzare la vicenda, dopo la pubblicazione del post della Fagnani. Quindi nessuna censura ma solo una scelta dell’azienda", è trapelato da viale Mazzini da dove non è mancato un augurio di pronta guarigione al cantante e giudice di X Factor. Dal canto suo Fagnani ha affermato: "L’unica cosa che conta adesso è che Federico stia bene. Solo un chiarimento. Per quel che riguarda la notizia relativa alla partecipazione di Fedez a Belve, è vero che la dirigenza Rai non l’ha ritenuta opportuna. Non condivido questa decisione, né Belve del resto ha mai tolto voce a nessuno". 

 

Dal Pd parlano di Tele-Meloni con Matteo Orfini e di "Inaccettabile censura" e "veto politico" con Irene Manzi, capogruppo demin commissione cultura alla Camera. Dal Movimento 5 stelle non sono da meno: il capogruppo in commissione di vigilanza Rai Dario Carotenuto tuona: "Se lo stop da parte della Rai alla partecipazione di Fedez a ’Belve' di Francesca Fagnani fosse confermato ci troveremmo di fronte a un veto tanto ridicolo quanto grave. I vertici della TV pubblica farebbero bene a esprimersi subito perché è forte il sospetto che si tratti di una scelta 'politica' legata alle ultime performance del cantante al concerto del Primo Maggio e a Sanremo, non particolarmente gradite dal governo Meloni". Insomma, altro che Elly Schlein e Giuseppe Conte, il collante delle opposizioni sembra essere Fedez.

 

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