ex alleati
Elly Schlein-Giuseppe Conte, vanno allo stesso evento e si ignorano
Se l’appuntamento di Area giustizia democratica a Palermo poteva fornire qualche indicazione sui rapporti fra Schlein e Conte la notizia è che fra i due non tira buona aria. Si sono presentati entrambi al congresso nazionale dei magistrati che, per usare un eufemismo, «guardano a sinistra» ma in sala sono arrivati separati, prima uno poi l’altra. Scelgono la stessa fila, ma distanti, lui tutto spostato a destra, lei a sinistra di fronte al tavolo della presidenza.
Si ignorano per due ore, solo alla fine si stringeranno la mano. Forse, soprattutto per Schlein, sono pesate le dichiarazioni dei giorni precedenti di Conte che aveva definuto il Pd un partito «nervoso e arrogante» che «pontifica da una Ztl» e chiudendo ad «accordi di potere» con i dem. Nel frattempo la presenza dei due all’appuntamento annuale dei magistrati non è passato inosservata. Per il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Tommaso Foti: «È indicativa quanto contraddittoria la partecipazione di Schlein e Conte al congresso di Area democratica, corrente di sinistra della magistratura. Da esponenti politici che ogni giorno pretendono di erigersi a tutori dell’indipendenza e della terzietà della magistratura, ci saremmo aspettati altro, ma all’evidenza è stata più forte la spasmodica ricerca di visibilità che i segretari di Pd e M5S coltivano in modo ossessivo e compulsivo.
Tuttavia, la loro è stata un’altra esibizione, da dimenticare». Duro anche Davide Faraone, deputato di Azione-Italia Viva. «A Palermo si è tenuto il congresso di una corrente della magistratura, una corrente di sinistra. Già dovrebbe indignarci che si esistano delle correnti della magistratura. Cioè di un potere indipendente che dovrebbe garantire tutti i cittadini al di là delle appartenenze politiche, della razza, della cultura, etc. Ciò che è più grave ancora è che due leader politici della sinistra, Elly Schlein del Pd e Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle, abbiano partecipato al congresso della corrente di sinistra della magistratura. Poi ci meravigliamo che i cittadini non si fidino più della magistratura, della giustizia. E i giornali? Nessuno commenta sdegnato quello che è accaduto. Al massimo ci raccontano se si sono salutati e come. Io invece mi indigno e credo che a tutto questo non possiamo rassegnarci», conclude.