manovrette
Pd, Bersani evoca il complotto anti-Schlein: “Un pezzo di sistema…”
Un complotto per far fuori Elly Schlein? Pare proprio di così a sentire Pier Luigi Bersani, ex numero uno del Partito Democratico, che in un’intervista a Repubblica si è soffermato sul ruolo della leader dem e su quella spinta di parte del sistema che la contrasta: “Se guardassero Schlein dal basso invece che dall’alto vedrebbero che le perplessità di una parte delle nostre generazioni sono la speranza di una parte delle nuove. Il nuovo sguardo da solo non basta, ma non si può prescinderne. Sennò tiriam via una fetta di sinistra. Attenzione alle manovrette di un certo establishment che pensa che c’è una destra in difficoltà, una sinistra che balbetta, quindi troveremo qualcosa di extracorporeo, di extrapolitico, che sopperisca. Non esiste già, ma c’è il desiderio. Lo sento, son sensibile alle foglie. Inutile fare gli ingenui. C’è un pezzo di sistema che sta trattando Elly come una macchietta. Mi piace che Elly non si lasci provocare da punzecchiature, prese di distanza, polemiche. Mantiene un profilo unitario. Bene, deve tirare dritto”.
Bersani cerca poi di tenere in piedi il progetto di un campo largo della sinistra in vista delle Europee: “È urgente mostrare che è in cammino la costruzione del campo. Siamo in ritardo. Giuseppe Conte? Spero siano solo tatticismi. Pensare che sia il più divisivo a vincere la competizione significa star fuori come un balcone, da qui a sei mesi ci sarà un’onda che chiederà unità per l’alternativa. Io sono convinto che fra Pd, M5S e Avs una quadra si trova. Poi però occorre l’altro filone, quello liberal-democratico. In passato abbiamo avuto come alleati Maccanico, Dini, non certo suppellettili. Una minoranza, tuttavia preziosa. Carlo Calenda non vuole? Dovremo trovare qualche altra soluzione. Matteo Renzi? Renzi sta andando dove l’ha sempre portato il cuore”.
In particolare viene approfondito il tema legato a Calenda: “Trovo alcune sue posizioni condivisibili e lo stimo anche, il problema è che sembra non voglia mai tenere i piedi alla sera dove li ha messi la mattina. Semplicemente ritiene che ci possa essere un centro che dirige il traffico. E non capisce - la bacchettata di Bersani - che ormai in tutto il mondo chi sta un po’ di qua e un po’ di là finisce per essere visto come il servo di due padroni”.