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Governo, campagna contro Meloni a colpi di spread: denuncia sul piano della sinistra

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Lucio Malan alza la voce a difesa del governo. Il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia è inviperito per la strategia che dà addosso a Giorgia Meloni e al centrodestra tirando nuovamente in ballo la salita dello spread: “Le prime pagine di oggi dei giornali di punta del gruppo Gedi sono l’annuncio di una ennesima campagna contro il governo Meloni, stavolta a colpi di spread. Falliti, infatti, tutti gli altri tentativi portati avanti attraverso le più svariate motivazioni, dall’ormai logoro pericolo fascista all’inesistente isolamento sul piano internazionale, ora si sventola lo spauracchio dello spread che metterebbe in pericolo i conti dello Stato. Manovre già viste e che nel 2011 portarono all’avvento di uno dei governi costruiti a tavolino, lontani dalla volontà popolare, e all’esplosione del M5S con tutti gli effetti di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze, dal reddito di cittadinanza al famigerato Superbonus”.

 

 

“Stavolta, però la sinistra e i suoi media si mettano l’animo in pace: non riaccadrà quanto successo negli scorsi decenni. Lo dicono i numeri del governo Meloni che sono migliori rispetto al precedente, per l’appunto il governo tecnico di Mario Draghi. Valga un numero su tutti, lo spread che proprio con Draghi era anche a 250 punti base mentre adesso - evidenzia Malan - è a 193. E se non bastasse questo ci sono i dati sull’occupazione, mai così alta dal 2009, del Pil che sale più della media europea e non meno come eravamo ormai abituati, della produzione tornata ai livelli pre-Covid, della borsa, salita del 34% dalla vittoria elettorale. E infine quello più importante, il consenso popolare, alto e stabile da oltre un anno sia per la coalizione di governo sia per Fratelli d’Italia, entrambi sempre sopra il già ottimo risultato elettorale”. 

 

 

Malan conclude la comunicazione mandando un chiaro messaggio alle opposizioni: “Se ne facciano una ragione la sinistra e i suoi giornali, con noi il principio contenuto nel primo articolo della Costituzione per il quale la sovranità appartiene al popolo sarà rispettato. Sappiamo che molti preferiscono che la sovranità stia in altre mani, ma saranno delusi”.

 

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