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Pd e M5s protestano ma già hanno detto sì alla mini-sanatoria edilizia

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Christian Campigli 
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Un Giano bifronte. Sintesi perfetta di malcelata ipocrisia. La sinistra Italia regala una nuova perla. Da due giorni i progressisti si stanno strappando le vesti per protestare contro la proposta lanciata da Matteo Salvini e relativa ad una sanatoria sui piccoli abusi edilizi. Un’idea bollata, senza mezzi termine, come «l'ennesimo regalo a chi non rispetta le regole e ai furbetti». Un attacco frontale, sguaiato, che ha meravigliato e non poco la Lega. «La proposta del vicepremier e ministro Matteo Salvini sulle piccole irregolarità edilizie non è un condono ma una soluzione concreta, ragionevole e di buon senso - si legge in una nota del Carroccio- Stupisce la reazione di Pd e 5Stelle, che in Regione Lombardia avevano votato a favore di una soluzione analoga il 17 maggio 2022, insieme a tutta la maggioranza di centrodestra. Si tratta di una proposta molto efficace per i benefici che ne trarrebbero i cittadini che si ritrovano vittime di piccole irregolarità da parte di chi ha costruito l’abitazione».

 

Il partito di Salvini fa riferimento alvoto tenutosi al Pirellone il 17 maggio 2022. Che aveva come oggetto «la proposta di legge al Parlamento di disposizioni per l’ampliamento delle tolleranze costruttive». Ovvero, un’idea del tutto analoga a quella paventata due giorni fa dal leader leghista. Una norma, che passò con il voto favorevole di 53 consiglieri sui 54 presenti, quel giorno, in aula. Si espressero favorevolmente anche Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle. Una posizione, quella avanzata da Salvini, che trova una sponda nel leader di Forza Italia, Antonio Tajani. «Penso che sia importante puntare sulla rigenerazione urbana.

 

Mercoledì verranno incardinate due proposte di Forza Italia al Senato che vanno in questa direzione. All’interno di questo, si può prevedere di introdurre alcune piccole sanatorie, su cose piccole, ma all’interno di un progetto più ampio di rigenerazione urbana. Una cosa che possiamo anche chiedere all’Europa di finanziare o co-finanziare – ha sottolineato il ministro degli Esteri durante il suo intervento alla trasmissione di Rai Tre, "In mezz’ora" - Non parlerei di condono semplicemente, se ci sono piccole cose fatte senza autorizzazione nell’ambito di una ristrutturazione di un edificio si può vedere, certo non se uno ha aggiunto due piani. Ma se uno ha aperto una finestra senza autorizzazione, non si dovrebbe fare, ma in questo caso vedremo».

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