Pd senza pace

Pd, Schlein ha il destino segnato: retroscena sul nuovo corso Gentiloni e le maxi-alleanze

Elly Schlein sa già che il suo futuro sarà lontano dalla segreteria del Partito Democratico. Una grande fetta dei dem non aspetta altro che il nuovo corso sia bocciato brutalmente alla prova delle elezioni Europee, con un crollo dei voti e una percentuale molto simile a quella del Movimento 5 Stelle. In questo scenario, riferisce Affari Italiani, ecco il ribaltone: “Paolo Gentiloni segretario (senza passare dalle primarie ma eletto dall'attuale assemblea) sostenuto da tutti i big Dem, da Lorenzo Guerini a Dario Franceschini”. A pesare è anche il fallito tentativo di Schlein di creare il campo largo per contrastare il centrodestra, a cui l’ex premier sta facendo una vera e propria opposizione da Bruxelles.

 

  

 

“Stando agli scenari disegnati in questi giorni, il Pd targato Gentiloni punterebbe a un'intesa verso il centro costruendo una coalizione recuperando sia Calenda, sia Matteo Renzi e includendo anche Più Europa. Inevitabilmente, però, ci sarebbe la rottura definitiva con i 5 Stelle (e con Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli)” la soffiata del portale. Tale quadro porterebbe ad una nuova scissione tra i dem, con la parte più a sinistra - quella costituita dalle aree vicine ad Andrea Orlando e Roberto Speranza - che si staccherebbe per andare insieme ai grillini e all’Alleanza Verdi-Sinistra italiana. Il terremoto è solo questione di tempo.