Governo, 15 miliardi di euro per la manovra bruciati dall'aumento dei tassi
L’aumento dei tassi d’interesse per combattere l’inflazione sta drenando le casse dello Stato italiano. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha spiegato che l’Italia dovrà pagare 14-15 miliardi di interessi sul debito durante il suo intervento all’evento all’evento ’Le buone leggi. Semplificare per far ripartire l’Italiàa’: “La ragione per cui lo spread dei titoli di stato sta aumentato è di carattere tecnico. Per chi è indebitato l’aumento dei tassi d’interesse non è un fatto positivo. Noi abbiamo un debito tale per cui lo spread dei tassi d’interesse, rispetto all’anno scorso, fa sì che una manovra di bilancio sia stata portata via, in qualche modo, dalla rendita finanziaria. Può essere più o meno, in base a duration del nostro debito pubblico, ma se i tassi fossero rimasti quelli di 2 anni fa o dello anno scorso, oggi avevo 14-15 miliardi da mettere sulla riduzione fiscale. Non ci sono più, per me quell’asticella si è abbassata di 14 centimetri e quindi si farà un po’ più fatica, ma si passa”.
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Poi il titolare dell’Economia si rivolge ai bancari, che hanno aspramente criticato il governo per la tassa sugli extraprofitti: “Lo dico agli amici banchieri, lo Stato ha messo fuori garanzie pubbliche in epoca Covid a supporto e servizio del sistema bancario, poi non vado a discutere di come è stato usato, potremmo farlo un’altra volta. Il sistema pubblico e privato deve fare squadra perché lo Stato c’è nei momenti di crisi e il settore privato ci deve essere quando lo Stato ne ha bisogno. Le garanzie per gli istituti bancari – spiega ancora Giorgetti - a questo punto scadono e quando il settore riemerge dalla garanzia Covid con i tassi d’interesse che non sono più quelli di 2 anni fa rischia di annegare e diventa npl e parte tutto un altro giro. Occorre un’interpretazione diversa delle regole del sistema bancario per la ristrutturazione dei crediti”.
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