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Emergenza migranti, Giorgia Meloni convince l'Europa

Giuseppe China

Le premesse per riportare un po’ di normalità sull’isola simbolo dell’immigrazione nel Mediterraneo, Lampedusa, dopo la visita congiunta del premier Giorgia Meloni e del presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, sono state gettate. Le basi affinché la maggior parte degli stranieri venga bloccata nei Paesi d’origine ha convinto anche i vertici delle istituzioni comunitarie. Una giornata fitta di impegni, iniziata all’hotspot di contrada Imbriacola dove fino a ieri erano presenti 1.950 persone (ha una capienza massima di 400 posti e lo scorso mercoledì ne accoglieva 7mila). Poi le autorità si sono spostate al molo Favarolo, dove quotidianamente sbarcano centinaia di migranti. Nel breve tragitto tra le due destinazioni, il corteo di auto su cui viaggiavano le autorità è stato bloccato da un gruppo di isolani che voleva parlare con il presidente del Consiglio Meloni. Quest’ultima ai manifestanti ha detto: «Ce la stiamo mettendo tutta». Non è stato l’unico gesto di protesta, terminata la conferenza stampa nello scalo di Lampedusa i cittadini, guidati dal leader Giacomo Sferlazzo, hanno fermato di nuovo le istituzioni all’altezza della centrale via Roma. «Stiamo lavorando per voi, anche le istituzioni europee sono qui oggi (ieri per chi legge, ndr) per voi».

Facciamo un passo indietro. Dopo il sopralluogo nel piccolo porto dell’isola siciliana, per osservare con i propri occhi le decine e decine di barchini abbandonati che «impediscono ai pescatori locali – ha dichiarato il vicesindaco Attilio Lucia - di uscire con le loro imbarcazioni», il premier Meloni e il presidente della Commissione europea von der Leyen si sono recate all’aeroporto dove si è tenuta la conferenza stampa. «Se qualcuno pensasse che di fronte alla crisi globale in atto la questione – ha detto ai giornalisti presenti il presidente del Consiglio Meloni – si potesse chiudere così prenderebbe un abbaglio. Siamo a una portata tale di flussi che se non lavoriamo tutti insieme saranno investiti prima gli Stati di frontiera e poi tutti gli altri. È un problema che coinvolge tutti e da tutti va affrontato e la presenza della von der Leyen è un segnale di consapevolezza». Dunque per arginare il fenomeno migratorio «servono soluzioni serie, complesse, durature e che tutti lavorino nella stessa direzione: non avrebbe senso che una parte si impegna per trovare soluzioni e un’altra parte che per ragioni ideologiche si impegna per smontarle».

  

Ma non è finita qui perché a Lampedusa serve «un maggiore coinvolgimento delle Nazioni Unite, che sono assolutamente necessarie». Soddisfazione all’interno dei FdI per la visita della leader Meloni a Lampedusa. «Una grandissima vittoria del governo che ha portato la presidente von der Leyen e buona parte dell’Europa a sposare la linea italiana in tema di contrasto all’immigrazione illegale. In particolare non sfugge che quando la rappresentante europea dichiara che “dobbiamo decidere noi chi entra in Ue e in base a quali circostanze, di certo non i trafficanti" utilizza espressioni da sempre tipiche di Giorgia Meloni. Importantissima inoltre -trapela da fonti di FdI – l’apertura fatta dalla presidente Ue alla richiesta di una missione navale europea per contrastare le partenze illegali e i trafficanti di esseri umani, proposta che sarà formalizzata da Giorgia Meloni al prossimo Consiglio europeo informale di ottobre». La lunga domenica del premier Giorgia Meloni si è conclusa nello studio della trasmissione Dritto e rovescio, dove sul fenomeno migratorio ha dichiarato: «L’Europa rispetto al passato sta compiendo un’inversione a U, buona e giusta». Durante l’in tevista c’è stato spazio anche per altri temi, diversi dall’immigrazione: in particolare ce ne sono alcuni che il presidente del Consiglio considera prioritari. «Il taglio del cuneo fiscale. Il mio grande obiettivo è confermarlo per tutto il 2024». Poi il sostegno ai redditi bassi, alle pensioni, il supporto alle famiglie e alla natalità. In seguito precisa che vuole rendere gli «italiani fieri di me» , infine il commento a un articolo recente: «L’altro giorno ho letto un articolo su un sito: "Meloni, attenzione alla tenuta psicofisica". È una roba veramente misogina, è come dire che da donna non ce la farai con la testa».