Emergenza migranti
Migranti, pugno duro con i trafficanti e intesa con la Tunisia: piano Ue in 10 punti
Il primo punto del Piano di azione sull’emergenza migranti presentato dalla Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, oggi a Lampedusa prevede il sostegno della Commissione europea, dell’Agenzia per l’asilo europea e Frontex a gestire il grande numero di migranti, anche con l’aiuto nella registrazione degli arrivi e delle identificazioni. Il secondo punto prevede l’aumento del sostegno al trasferimento dei migranti fuori da Lampedusa, sollecitando gli altri Paesi europei a contribuire. Il terzo punto riguarda invece il supporto di Frontex per incoraggiare e facilitare un veloce ritorno dei migranti nei loro Paesi di origine, laddove non sono qualificati per l’asilo.
Il quarto spiega l’intenzione di rafforzare lo sforzo contro i trafficanti, insieme ai Paesi di origine e transito e usare "il pugno duro" nei confronti di questo business così brutale. Devono a questo scopo migliorare anche le leggi contro i trafficanti. Bisogna poi, ed è il punto 5 del Piano europeo, rafforzare la sorveglianza aerea e di mare ed esplorare opzioni per espandere missioni navali esistenti o lavorare a istituirne nuove, nel Mediterraneo. Il sesto punto sottolinea la necessità di adottare azioni contro la logistica dei trafficanti. L’ Ue intende quindi lavorare con le autorità italiane per la rimozione e la distruzione di imbarcazioni e canotti.
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Il settimo punto prevede che l’Agenzia per l’asilo europeo fornisca sostegno all’Italia per una veloce risposta alle richieste di asilo e rimpatriare chi presenta richieste non fondate. L’ottavo prevede di aprire corridoi umanitari e percorsi di arrivo legali per offrire ai migranti vere alternative e spezzare il circolo della narrativa. Il nono punto del Piano prevede il coinvolgimento dell’Unhcr per la protezione dei migranti sui loro percorsi e per poter aumentare i rimpatri volontari assistiti. Infine, l’ Ue si impegna a lavorare con la Tunisia per l’attuazione del Memorandum di Intesa e per accelerare la conclusione di nuovi progetti e l’esborso di nuovi fondi diretti alla Tunisia.