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M5S, le casse vuote del fanno il pieno col 2x1000. Conte esulta sui social

Luigi Frasca
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Una volta finita l’era del finanziamento diretto ai partiti le uniche risorse da cui le formazioni politiche possono attingere sono rimaste: le donazioni dei cittadini o il 2x1000 del gettito Irpef dei singoli contribuenti. Nel 2023, per la prima volta, anche il Movimento 5 Stelle ha deciso di accedere a questa forma di finanziamento. E per farlo Giuseppe Conte ha trasformato il Movimento, anche se nel nome rimane la dicitura, in partito. Una mossa strategica viste le condizioni in cui versano le casse della creatura nata dall’intuizione di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, una condizione acuita dai ritardi e, in alcuni casi dalle mancate, restituzioni dei propri parlamentari. «Grazie a tutti i cittadini che ci hanno dato fiducia. Ad oggi ci è stata accreditata la somma di 882.732,97 euro, frutto delle scelte effettuate sin qui dai cittadini per la destinazione del 2x1000» ha detto il presidente M5s, Giuseppe Conte, in un post su Facebook. «Abbiamo scelto insieme, con un voto degli iscritti, di accedere a questo strumento che è ben distante dal finanziamento pubblico ai partiti a pioggia, al quale continueremo a opporci. Con il 21000 ognuno di voi sceglie di destinare una parte delle proprie tasse, senza alcun onere aggiuntivo, al finanziamento di questa o quella forza politica, sulla base degli obiettivi e dell’azione politica che ciascuna di esse persegue. Ovviamente il contribuente è libero anche di non destinare neanche 1 euro delle proprie tasse al finanziamento di forze politiche», aggiunge.

 

 

«Questi fondi entreranno a far parte del bilancio del MoVimento 5 Stelle e ci consentiranno di esercitare con sempre maggiore efficacia la nostra azione politica nell’interesse dei cittadini, anche con riguardo alle iniziative che, attraverso i gruppi territoriali, saranno destinate alle comunità locali», conclude Conte. I numeri delle donazioni, anticipati dal Corriere della Sera, sono provvisori perché mancano le dichiarazioni dei redditi di settembre, ottobre e novembre. Però già possiamo estrapolare qualche risultato.

 

 

Intanto al primo posto c’è il Partito democratico scelto da oltre 419mila italiani, mentre con 5,7 milioni di euro a ruota segue Fratelli d’Italia con 3,3 milioni di euro versati da 267mila contribuenti. Poi sul podio il Movimento 5 Stelle con 1,4 milioni di euro donati da oltre 139mila elettori; i sostenitori pentastellati sono i più «poveri» visto che hanno donato in media solo 10 euro. Medaglia di bronzo per Italia Viva con 707 mila euro versati da 43mila elettori. La Lega è al quinto posto ma solo perché il partito si è sdoppiato: Lega Salvini, ha preso 670mila euro da 65mila elettori, la Lega Nord è al 12esimo posto con 254mila euro donati da 22mila elettori. Sinistra Italiana raccoglie 582mila euro ed Europa Verde 563mila euro. Azione di Carlo Calenda è stato sovvenzionato con 550mila euro, i suoi elettori sono i più generosi visto che mediamente hanno donato circa 21 euro. La nota dolente è che l’anno scorso si era piazzato al terzo posto incassando oltre un milione e 200mila euro mentre quest’anno è solo all’ottavo posto. Nono posto per +Europa con 442mila euro, poi c’è qualcuno che ancora crede nel compianto Articolo 1 visto che ha raccolto 390mila euro. Forza Italia all’11esimo posto con 291mila euro incassati da 22mila elettori. Insomma saranno finiti i finanziamenti pubblici a pioggia ma, nonostante tutto, c’è ancora chi crede nella politica e nei partiti a tal punto da aprire il portafoglio e finanziarlo.

 

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