Calderoli: "C'è regia dietro invasione migrati, con Salvini non succedeva"
«Io non so se si tratti di un atto di guerra, ma quello che stiamo fronteggiando, con 127mila immigrati entrati da inizio anno secondo gli ultimi dati aggiornati dal Viminale, è un’invasione. Un’invasione pacifica, ma comunque un’invasione. Perché trattandosi di persone che in larga parte non hanno i requisiti per ottenere l’accoglienza umanitaria, e trattandosi di arrivi che contrastano con le nostre vigenti leggi italiane in materia di immigrazione, di invasione si tratta a tutti gli effetti».
Lo afferma Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie. «Il fatto che l’Austria rafforzi i controlli al Brennero come del resto fa la Francia a Mentone, che gli Stati a noi confinanti stiano sigillando i nostri confini, mi fa temere che questa impennata di arrivi non sia un fenomeno estemporaneo ma purtroppo strutturale perché organizzato, con una regia dietro - aggiunge -. È evidente che a fronte di questi numeri, in assenza di una qualunque risposta da parte dell’Europa, l’Italia dovrà fare da sola: ma quale strada dobbiamo seguire? Quando Matteo Salvini era ministro degli Interni tutto ciò non si verificava, per cui a buon intenditor poche parole. Pensiamoci bene, prima che possa accadere veramente una catastrofe in termini di ordine pubblico e sicurezza».