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L'Aria che Tira, "compagno Landini". Renzi a valanga contro la falsa retorica della Cgil

Luca De Lellis
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Il licenziamento dello storico portavoce della Cgil Massimo Gibelli “per giustificato motivo oggettivo”, voluto dal segretario Maurizio Landini, ha trascinato con sé una forte polemica sul Jobs Act. Nonostante il numero uno del sindacato abbia ammesso di non aver utilizzato le norme previste dalla riforma del Governo Renzi datata 2015, l’ex Presidente del Consiglio nel suo editoriale sul Riformista ha sferrato un duro attacco al “compagno Landini”. Intervenuto nello studio di l’Aria Che Tira, programma in onda su La7, Matteo Renzi ha spiegato il perché della sua mossa: “Maurizio Landini mi ha dipinto come un mostro per anni a causa del Jobs Act, dicendo che levava diritti. E poi scopriamo che la Cgil licenzia.” Insomma, ciò che contesta il leader di Italia Viva è la mancata coerenza: prima una crociata contro la sua norma sul diritto del lavoro, poi il sindacato che dovrebbe garantire i diritti dei lavoratori licenza così, su due piedi.

 

 

Il diretto interessato, Gibelli, ha già impugnato il licenziamento, “ufficialmente” avvenuto perché la Cgil ha deciso di privarsi della figura del portavoce. Il conduttore della trasmissione, David Parenzo, fa notare a Renzi che però il tutto è successo legalmente. L’ospite non ci sta, e illustra le ragioni del suo stupore: “Sì, ma loro hanno creato tutta una retorica e una polemica contro di me. Attaccando il Jobs Act che ha creato oltre un milione di posti di lavoro, cioè ha prodotto assunzioni e non licenziamenti. Poi scopriamo che la persona licenziata, l’ormai ex portavoce della Cgil Gibelli è stato licenziato non con il Jobs Act, perché altrimenti avrebbe avuto più soldi”.

 

 

La prima pagina del Riformista è interamente dedicata a Landini, una decisione, scherza Parenzo, “che non avrà proprio attirato i voti degli iscritti al sindacato verso il partito di Renzi, e nemmeno si tratta di un’operazione simpatia”. L’ex Premier però non si pente di quanto scritto, anzi, rincara la dose: “Gli iscritti sono al 62% pensionati che la pensano come me su questa cosa. E poi Me lo faccia dire. Io dei simpatici non ne posso più. Se mandate i simpatici in Europa non si tocca palla. Io sono dell’opinione di mandare persone competenti, non ne posso più di questa ipocrisia”.

 

 

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