Scuola

Sondaggio scuola, le novità di Valditara convincono gli elettori di tutti gli schieramenti

"Quello che conta di più siete proprio voi. Voi, con le vostre capacità da scoprire e moltiplicare giorno per giorno, voi con i vostri sogni che sono il contrario delle chimere, voi con le vostre storie da scrivere, con le vostre capacità e i vostri progetti": così Giuseppe Valditara ha augurato agli studenti un buon inizio di anno scolastico. Non solo parole, anche e soprattutto fatti. Secondo l'ultimo sondaggio condotto da Quorum/YouTrend per Sky TG24, le novità introdotte dal ministro dell'Istruzione e del Merito convincono sia gli elettori della maggioranza che quelli delle opposizioni. 

 

  

 

Il ministro Valditara ha annunciato una riforma del voto in condotta con l'obiettivo di considerarlo nei crediti per l'esame di maturità e, in caso di voto pari a 6, di far scattare il debito scolastico in educazione civica. Per il 76% degli italiani, quindi 3 italiani su 4, rivalutare l'importanza del voto di condotta è una decisione più che condivisibile. In particolar modo, la riforma è stata approvata dal 65% della popolazione tra i 18 e i 34 anni, dall'82% di coloro che hanno tra i 35 e i 54 anni e dal 77% di coloro che superano i 55 anni. 

 

 

La figura del "docente tutor", che è stata introdotta da quest'anno, convince 2 italiani su 3, con una percentuale del 66%. Il 63% della popolazione tra i 18 e i 34 anni approva l'insegnante che ha il compito di aiutare gli studenti nel processo di orientamento. Aumenta la percentuale della popolazione favorevole nella fascia tra i 35 e i 54 anni: si arriva a registrare il 67%. Simile l'opinione di chi supera i 55 anni con una percentuale del 66%. 

 

 

Le novità apportate dal ministro Valditara, come anticipato, convincono tutti gli schieramenti politici. L'introduzione del "docente tutor" è stata approvata con il 67% da Fratelli d'Italia, con il 77% dal Movimento 5 Stelle, con il 68% dal Partito Democratico e con l'80% dagli altri partiti di centrodestra. Risultati ottimi anche per la riforma che riguarda il voto in condotta. Conquista il partito di cui Meloni è leader con l'84%, il Movimento 5 Stelle di Conte con il 75%, il Pd di Schlein con il 72% e le altre forze politiche di centrodestra con una percentuale dell'87%.