Meloni: dossieraggi e fango sui miei familiari. E avvisa gli alleati: no egoismi
Un’occasione per serrare i ranghi in vista dei prossimi appuntamenti, tra manovra ed europee, rivendicare i risultati centrati nel primo anno di governo, e togliersi qualche sassolino dalla scarpa dopo gli attacchi che hanno riguardato anche la sua famiglia. All’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni parla per 40 minuti dal palco del centro congressi ‘Roma Eventi’, a due passi da piazza di Spagna. Difende la sorella Arianna, annuncia il congresso dopo le elezioni europee, si congeda con la sua “squadra” con un “mi mancate”, ringraziando la platea per la “bella mattinata”. Alle spalle della premier c’è Giovanni Donzelli, che presiede al posto di Ignazio La Russa. Il presidente del Senato, infatti, pur mantenendo la carica di presidente dell’assemblea, preferisce lasciare al responsabile dell’organizzazione di FdI il compito di dirigere i lavori. “Ignazio lo ha fatto per evitare polemiche da parte della solita stampa di sinistra – attacca Meloni, che poi pranzerà a palazzo Chigi proprio con La Russa –. Ha dato una grande lezione di stile, ma il suo gesto non era necessario. L’epoca nella quale la sinistra ha più diritti degli altri è finita”.
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Dalle elezioni vinte lo scorso anno si è aperta quella di Meloni e i suoi Fratelli. “L’Italia oggi ha qualcosa di più di quando ne abbiamo assunto la guida”, afferma nella relazione ponendo l’accento su “un’economia più solida, una maggiore credibilità e centralità a livello internazionale, una stabilità e una visione da realizzare, riconoscibile e riconosciuta da tutti”. La partita che si apre adesso, però, è “più dura di quella che si ha alle spalle perché il dibattito politico sarà ancora più feroce, gli attacchi si moltiplicheranno, le trappole e i tentativi di disarcionarci anche”. A preoccupare sono innanzitutto i conti che non tornano per mettere in piedi la seconda finanziaria da quando si è insediata a palazzo Chigi. “Siamo in una congiuntura economica difficile”, ricorda anche se “le stime del Pil italiano, con tutta la revisione, sono al di sopra della media europea”. La legge di bilancio, conferma, avrà “poche risorse da spendere grazie ai nostri predecessori che hanno gettato dalla finestra miliardi per tentare di comprare il consenso dei cittadini”. La sfida quindi è concentrarsi su alcune priorità, “a partire dalla difesa del lavoro e dei salari, dalla sanità e dalla natalità”. E in questo ragionamento si inserisce la richiesta ai parlamentari a proposito della norma sulla tassazione agli extraprofitti delle banche, che Forza Italia vuole modificare dopo averne criticato tempi e modi di attuazione in Cdm. “È una norma giusta – è la posizione della Meloni – e vi invito a difenderne le finalità nel corso della conversione del decreto-legge”.
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C’è poi un capitolo della relazione riservata alle “campagne finto scandalistiche” e ai “dossieraggi” nei confronti di governo e partito. “Ogni singolo dirigente è stato passato in rassegna. Il fango gratuito perfino sui familiari”, denuncia la premier tornando a parlare di Arianna, nuova responsabile del tesseramento e della segreteria politica del partito, “militante da quando aveva 17 anni, sempre penalizzata dal fatto di essere mia sorella”. Riguardo al partito di via della Scrofa, Meloni conferma l’intenzione di voler continuare a fare il presidente. “Fin quando voi non deciderete di sostituirmi io eserciterò quel ruolo”, dice alla platea annunciando il congresso nazionale dopo le europee (“come previsto, farlo prima sarebbe un errore”). Sarà quello, forse, il momento in cui si materializzerà un possibile sfidante di cui al momento non c’è traccia. “Chi potrebbe mettere in discussione la leadership di Giorgia?”, domanda il ministro Luca Ciriani, mentre Fabio Rampelli assicura che non esiste alcuna opposizione interna né correnti, “e qualora ci fossero non faranno capo a me che questo partito l’ho fondato”. Partito che punta a ripetere l’exploit dello scorso settembre alle europee di giugno. “Non c’è ragione di credere che non si possa fare – il messaggio motivazionale di Meloni ai suoi –. Dobbiamo essere consapevoli di un vincolo di coalizione che richiede grande senso di responsabilità”. E qui il messaggio è invece a Lega e Forza Italia: “Per noi fare gli interessi dell’Italia è prioritario. E sono certa che anche i nostri preziosi alleati di governo siano consapevoli del fatto che il peso che tutti insieme abbiamo sulle spalle è talmente grave da non consentirci di sprecare energie in eventuali atteggiamenti egoistici di qualsiasi genere”.