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Caivano, il governo prepara l'Action day di esercito e forze dell'ordine

Edoardo Romagnoli
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Dopo la «stesa» di due notti fa a Caivano il Viminale ha annunciato che manderà più forze dell’ordine sul territorio. Il Tempo ha intervistato il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco per capire qual è il piano d’azione del governo.

Sottosegretario secondo lei la «stesa» di Caivano è una risposta della camorra alla presenza dello Stato?
«Credo che alcuni criminali abbiano reagito al fiato sul collo delle istituzioni su quell’area e sui loro affari. Evidentemente si avverte aria di cambiamento e questo è il loro modo di provare a riaffermare la loro presenza sul territorio, ma il governo è determinato a non lasciarsi intimidire, sebbene per chi vive a Caivano questi fatti possano essere motivo di timore. Dopo la visita del presidente Meloni ad agosto a Caivano e il blitz delle forze dell’ordine della scorsa settimana, l’attenzione resta altissima e da lì parte una offensiva in molte periferie italiane. Per venerdì prossimo il ministro Piantedosi ha annunciato la propria partecipazione ad un nuovo Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica e lunedì prossimo il presidente del Consiglio Meloni sarà di nuovo nel comune. Nel frattempo sono state adottate alcune misure annunciate per restituire alla legalità quell’area: dopo lo stanziamento di 30 milioni per il recupero del centro sportivo Delphinia, teatro dello stupro di agosto, è stato approvato in tempi rapidissimi dal Consiglio dei ministri un pacchetto di misure urgenti per il contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile e la creazione di una struttura commissariale per la gestione delle risorse».

 

 

Il Viminale ha annunciato un’integrazione del 20% del numero dei carabinieri in servizio alla compagnia comando del comune a nord di Napoli, oltre all’incremento di agenti al commissariato di polizia di Afragola e alla Guardia di finanza a Frattamaggiore. Di quante unità parliamo?
«Ci stiamo adoperando per rafforzare al massimo i presidi contro il degrado e per il contrasto alla criminalità in quell’area a nord di Napoli: sono arrivati in queste ore al Commissariato di Frattamaggiore 21 agenti di rinforzo, al Parco Verde di Caivano, da oggi una volante controllerà 24 ore al giorno il territorio e arriveranno a breve 20 militari in più dell’Arma. Si tratta di un incremento del 20% del personale perché allo stato sono 102 i carabinieri in servizio nella zona di Caivano. L’attività di polizia non si ferma ovviamente al solo presidio ma grazie alle competenze di investigazione permette un controllo più penetrante del territorio».

Caivano è solo una delle tante zone in Italia dove, per diversi fattori, la criminalità cavalca il disagio delle periferie e l’assenza dello Stato per imporre la propria legge. Come si riesce a intervenire in una realtà così complessa?
«Il controllo delle aree degradate deve essere costante e va di pari passo con la lotta senza quartiere alle mafie, che deprimono i territori per usarli a proprio piacimento per i loro traffici, coinvolgendo in essi i giovani e condizionandone per sempre la vita, senza il sogno di un riscatto. Ecco perché è fondamentale offrire a questi giovani un futuro munendoli degli strumenti per studiare e lavorare senza cedere ai condizionamenti dei criminali. La lotta alla dispersione scolastica, che è per questo governo di fondamentale importanza, può portare a risultati sorprendenti. In queste settimane il Ministro dell’Istruzione Valditara ha disposto l’invio di 20 docenti in più negli istituti di Caivano, in maniera che gli istituti scolastici restino aperti anche di pomeriggio. I docenti che attiveranno progetti didattici alternativi, laboratori di teatro, sport, musica, educazione civica, saranno retribuiti con fondi aggiuntivi. Altri fondi sono stati stanziati per ridurre il divario territoriale delle periferie e per la lotta all’abbandono scolastico. Grazie ai fondi del Pnrr saranno costruiti due nuovi asili nido e riqualificate due palestre. Aule e ambienti di studio saranno rinnovati e riqualificati. Lo sport è l’altro vero antidoto sociale e valoriale alla rassegnazione e al degrado».

 

 

Potrebbe essere utile l’intervento dell’esercito?
«Le Prefetture di Napoli e Caserta hanno già un programma di “Action day”, operazioni congiunte forze dell’ordine-Esercito nei comuni delle province di Napoli e Caserta ricadenti nella cosiddetta Terra dei Fuochi. Lo Stato non deve risparmiarsi quando si tratta di recuperare terreno alla criminalità, in Italia non dovranno esserci zone franche e siamo determinati ad usare ogni mezzo per restituire ai cittadini le loro città, senza distinzione tra centro e periferia».

Quali sono le misure da adottare a medio lungo termine e quali a stretto giro?
«La presenza delle forze di polizia con una penetrante attività investigativa, il recupero della dispersione scolastica e la riqualificazione dei luoghi ricostruendo un tessuto sociale e una fiducia verso le istituzioni. Sarà una strada lunga ma possibile da costruire metro per metro a Caivano come in molti altri territori italiani».

 

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