Europee, ampie manovre al centro. Salvini: a Pontida anche Le Pen
Mancano dieci mesi alle elezioni europee ma già sono cominciate le manovre all'interno dei partiti, specialmente al centro, per provare a posizionarsi nella migliore situazione di partenza possibile all'appuntamento con le urne. Dopo l'annuncio dei giorni scorsi del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che ha deciso di candidarsi e creare il Centro, ora una dei suoi ex fedelissimi lo abbandona per passare con Carlo Calenda. L'ex ministra di Italia Viva Elena Bonetti annuncia infatti l'addio al partito perché, spiega, "il cammino del Terzo polo si è interrotto, ma io voglio pensare al rilancio". E il rilancio "non è delimitare uno spazio in cui raccogliere adesioni per le elezioni", cioè il Centro lanciato dall'ex premier, "ma attivare un processo per far incontrare idee e tradizioni diverse". "Non entro in Azione, ma in ticket con Carlo Calenda, con il quale già lavoravo alla federazione tra Italia viva e Azione, collaboro per la nascita di un nuovo soggetto aggregativo più ampio". "Con Calenda - spiega Bonetti - ho già collaborato efficacemente. Ritrovo anche Gelmini e Carfagna con le quali, nel governo Draghi, ho sperimentato un metodo che va ripreso. Sarà un lavoro di squadra". "Per me - specifica poi in un lungo post sui social - è una scelta coerente alle ragioni della mia storia politica, per cui sono e rimarrò sempre profondamente grata a Matteo Renzi in primo luogo e a tutta la comunità di donne e uomini di Italia Viva. Ma che proseguirà su una strada diversa da quella che Matteo ha scelto".
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Calenda accoglie con soddisfazione questa decisione: "Felici di poter tornare a lavorare con Elena Bonetti alla costruzione di un grande fronte liberale, popolare e riformatore. Un progetto che era quello del Terzo polo che abbiamo insieme guidato con passione e dedizione. Grazie a Elena per il coraggio e la coerenza". Non tutti però prendono bene l'addio, e molti sui social attaccano Bonetti, difesa da Calenda che commenta: "Questi post fotocopia di militanti di Italia Viva, illiberali, violenti e cafoni, che da stamane attaccano Elena Bonetti, sono il sintomo di un'idea malata della politica ben oltre il livello sperimentato con i 5S in passato". Da Italia Viva sottolineano che "quando abbiamo deciso di fare un congresso democratico interno sapevamo che qualcuno si sarebbe tirato indietro e avrebbe scelto altre strade. Elena non è la prima né l'ultima: altri se ne andranno. Ma molti di più arriveranno, anche prima della fine del congresso".
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Se al centro cresce la tensione, anche nel centrodestra le acque non sono così tranquille. Il leader della Lega, Matteo Salvini, lancia il sasso nello stagno e annuncia che a Pontida ci sarà anche Marine Le Pen: "Domenica prossima non sarà una Pontida come le altre. Insieme a noi avremo anche una grande amica e alleata storica della Lega, Marine Le Pen, per rendere questa giornata di festa un momento di unione tra popoli per un'Europa finalmente libera". Ma l'alleato Antonio Tajani, segretario di FI, lo gela: "Salvini è libero di invitare chi vuole. Fa parte di una famiglia politica nella quale c'è la Le Pen quindi è libero di invitarla. Le Pen non potrà mai essere però nostro alleato perché i nostri valori sono alternativi". Forza Italia, chiarisce poi dalla festa dei giovani azzurri a Gaeta il senatore Maurizio Gasparri, non guarda però neanche al centro renziano: "Senza di noi il centrodestra non c'è, e noi non siamo un centro ovunque. La differenza tra Forza Italia e tutti gli altri è che noi siamo il centro del centrodestra".