polemica
Rolex di Sainz, Feltri contro Ferrario. Così ridicolizza l'ipocrisia della sinistra
Qualche giorno fa il pilota della Ferrari, Carlos Sainz, è stato derubato del Rolex da 500mila euro che portava al polso nelle strade del centro di Milano. Il ferrarista è riuscito a recuperare il maltolto solo grazie al suo personale intervento. Sainz ha rincorso i ladri ed è riuscito a raggiungerli. A sinistra, però, c'è chi non perdona al pilota spagnolo di aver passeggiato per le vie del centro con un oggetto così costoso al polso. Insomma se la sarebbe andata a cercare. Di questo parla Vittorio Feltri nel suo editoriale pubblicato da Libero il 7 settembre. Feltri smaschera la morale ipocrita di certa sinistra che, in qualche modo, giustifica la giustizia proletaria.
Tutto nasce da un tweet pubblicato dalla giornalista Tiziana Ferrario che sui social ha scritto: «Non si gira con un orologio da 500 mila euro al polso. È questione di etica". Contro queste parole si è scagliato Vittorio Feltri sulle colonne di "Libero": "Si può essere ricchi sfondati purché non lo si mostri. No, non è un codice di eleganza, bensì una morale falsa, tesa a giudicare l’opulenza come qualcosa di turpe, soltanto allorché la ricchezza appartenga agli altri. Quando è la propria, è cosa buona e giusta".
Il direttore editoriale di Libero prende di petto Ferrario e non le perdona la falsa morale. "Semmai andrebbero disprezzati i delinquenti o quanti, pur potendo lavorare, si girano i pollici e campano sulle spalle altrui. Ferrario ha applicato a Sainz l’inaccettabile paradigma della minigonna: «Se indossi la minigonna e vieni violentata, te la sei andata a cercare»...Sono sicuro che pure lei preferisca essere ricca piuttosto che povera. Del resto, possedere un nutrito conto in banca non è una colpa, piuttosto lo considero un merito, quando ciò è frutto del proprio lavoro, è evidente". Poi la stoccata finale: "Talvolta nulla è più signorile del tacere anziché redarguire gli altri per la loro innocente condotta - coclude Feltri - Ciò che non è etico, cara Ferrario, è rapinare".