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Decreto Caivano, Meloni tira dritto: "Lo Stato ci mette la faccia"

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Sono diversi i provvedimenti licenziati oggi dal Consiglio dei ministri. Tra questi, ce n'è uno di grande attualità che riguarda il contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile. Il DL è nato sulla scia delle violenze e degli stupri commessi da giovanissimi che hanno segnato le cronache estive, come quelli di Caivano e di Palermo. "Consideravo importante essere in questa conferenza stampa perché penso che il lavoro che abbiamo portato oggi in Consiglio dei ministri e le norme che abbiamo licenziato siano molto importanti", ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa al termine del Cdm che ha approvato il decreto Caivano.

 

 

"In passato lo Stato ha preferito occuparsi di altro, ha dato il segnale che in alcune questioni era meglio non entrare, che in qualche maniera erano talmente complesse da risolvere che metterci la faccia avrebbe potuto essere pericoloso: penso che questo di oggi sia invece un segno di uno Stato che decide di mettere la faccia anche su materie che sono molto complesse e difficili da risolvere", ha aggiunto.

 

 

"La pornografia è una materia che sta impattando profondamente, e va affrontata di impatto. Abbiamo inserito la norma del parental control. Sul tema del blocco dell’accesso dei minori e delle identificazioni ci siamo interrogati. È una materia molto complessa, che entra anche nella privacy degli adulti. Io non considero giusto intervenire per decreto ma spero che le forze politiche e il Parlamento possano intervenire perché è una materia molto importante", ha continuato in merito alla stretta sui siti a luci rossi. 

 

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