Europee, Salvini blocca i tentativi di abbassare lo sbarramento: "Niente aiutini"
Matteo Salvini stoppa sul nascere qualsiasi ipotesi che possa portare ad abbassare la soglia di sbarramento dellla legge elettorale per le Europee. Con una nota ufficiale viene spiegato che "la Lega è contraria ad abbassare la soglia di sbarramento in vista delle elezioni Europee: la modifica della legge elettorale non è una priorità, ma soprattutto è giusto che gli Italiani scelgano i propri rappresentanti senza che ci siano aiutini. Chi ha i voti, ottiene il seggio. Peraltro, in teoria sarebbe più ragionevole alzare la soglia: consentirebbe di limitare la frammentazione politica che rende il Paese più debole".
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Ovviamente sono i partiti più piccoli a fare pressione affinché sia ridotta la soglia. Da Noi moderati di Maurizio Lupi all'Alleanza Verdi-Sinistra di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Al momento, però non c’è nessuna proposta scritta o documento in tal senso. Un’ipotesi appunto. Bonelli all’Adnkronos conferma che da parte di Avs è stata avanzata la richiesta per "una valutazione sull’uniformità degli sbarramenti visto che alle politiche la soglia è al 3% mentre alle europee è al 4%. So che la maggioranza si è riunita -dice il leader dei Verdi - per discutere di questo ma non conosco l’esito della discussione nè se e quando ci sarà un testo. Se ci sarà un testo, lo valuteremo». Dal Pd il responsabile Riforme della segreteria Schlein, Alessandro Alfieri, non entra nel merito dell’eventuale riforma: "Siamo abituati a commentare le proposte di governo e maggioranza quando sono in Parlamento. Abbiamo avuto delle interlocuzioni con la maggioranza sulle riforme ma non abbiamo mai avuto segnali sul tema dello sbarramento alle europee. Sono temi delicati che richiedono un largo consenso", mette in chiaro Alfieri.
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Da Italia Viva viene fatto sapere che il partito di Renzi non è favorevole. "Se il retroscena di Repubblica secondo cui la maggioranza vorrebbe abbassare la soglia di sbarramento per le europee al 3% fosse confermato, Italia Viva si opporrá. Lo sbarramento deve restare al 4%. Quando un progetto è credibile, non si deve avere paura del voto dei cittadini", dice Raffaella Paita. E Borghi aggiunge: "Non ci interessano giochi di palazzo per le prossime elezioni europee. Per noi lo sbarramento deve restare quello fissato dalla legge".