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Emergenza migranti, le leggi dell'Europa sono peggio delle nostre

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La favola dell’Europa accogliente e dell’Italia crudele rischia di saltare. Dopo la Francia che respingeva i migranti a Ventimiglia adesso il Belgio ha sospeso la possibilità per gli uomini soli richiedenti asilo di essere ospitati nei centri di accoglienza del Paese. Mentre nella civilissima Svezia potrebbe presto diventare obbligatorio denunciare il soggiorno irregolare degli immigrati. Ma andiamo con ordine. Il governo di Bruxelles in risposta alla crescente emergenza degli arrivi, abbinata alla carenza degli alloggi, ha deciso di destinare i pochi posti disponibili a famiglie e minori.

Una scelta che ha innescato le polemiche delle organizzazioni non governative e di alcuni avvocati. Ad annunciare la sospensione temporanea è stata la sottosegretaria per l’Asilo e l’immigrazione Nicole de Moor, che ha dichiarato di aspettarsi «un crescente afflusso di famiglie e bambini» in cerca di rifugio. «Negli ultimi giorni il numero delle famiglie con bambini richiedenti asilo è aumentato notevolmente. Voglio evitare in ogni modo che i bambini finiscono per strada in inverno» ha sottolineato de Moor. Secondo la sottosegretaria il Belgio sta pagando il prezzo di «un’iniqua ripartizione degli oneri nella gestione dei migranti dell’Unione europea». Il Paese «fa più del dovuto da tempo - ha continuato de Moor- Ciò non può più andaMila Le presenze irregolari in Svezia secondo la ministra per le Migrazioni Maria Malmer Stenergard re avanti. Quest’anno siamo a 19mila richiedenti asilo registrati in Belgio, rispetto ai 1.500 in Portogallo, un Paese che ha una popolazione simile alla nostra». E lo stesso vale per la Svezia «dove si registrano pochissime richieste» ha polemizzato la sottosegretaria belga. E proprio in Svezia la ministra per le Migrazioni Maria Malmer Stenergard, insieme ai rappresentanti dei suoi partner di coalizione e dei Democratici di Svezia, partito di estrema destra che sostiene il governo ha annunciato l’intenzione di dare una stretta alle migliaia di immigrati irregolari attualmente presenti nel Paese.

Non solo. È previsto anche di rafforzare i controlli interni sull’immigrazione tramite controlli casuali e test del Dna. «La proposta di denuncia obbligatoria dei clandestini nel settore pubblico può contrastare la società ombra» ha annunciato la ministra. Secondo Stenergard attualmente potrebbero essere 100mila le persone che soggiornano illegalmente in Svezia. «È necessario che le autorità svedesi collaborino per migliorare i rimpatri» ha dichiarato la ministra. Non a caso è stata predisposta un’indagine per verificare se i comuni e le autorità svedesi debbano essere obbligati a informare l’Agenzia svedese per la migrazione e la polizia quando entrano in contatto con persone che soggiornano in Svezia senza autorizzazione. Gli investigatori esamineranno anche le conseguenze del mancato rispetto dell’obbligo di notifica o informazione. Secondo Stenergard potrebbero essere previste delle eccezioni nel settore sanitario e, forse, anche per le scuole.
Il problema, per quanto riguarda le segnalazioni, riguarda quelle persone provenienti da Paesi come l’Afghanistan e Iraq che generalmente non accettano cittadini che non rientrano volontariamente. Un altro scoglio è rappresentato dall’impossibilità di effettuare controlli a campioni in Svezia anche se il governo ha dichiarato che sta valutando la possibilità di rivedere questa impostazione. Come sarebbe allo studio del governo l’abbassamento del limite di età, attualmente fissato a 14 anni, per il rilevamento delle impronte digitali per i controlli interni sull’immigrazione. All’agenzia per la migrazione saranno conferiti maggiori poteri per l’utilizzo della biometria, compreso il riconoscimento facciale e le impronte digitali. Alla faccia dell’accoglienza.

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