Caso Terni, Stefano Bandecchi indagato. Cosa dice l'indagine della Procura
Indagato Stefano Bandecchi. Il sindaco di Terni, resosi protagonista di un tentativo di aggressione nei confronti di un consigliere di opposizione nel corso di una seduta del Consiglio comunale del centro umbro, sarebbe indagato. Lo riferisce il Corriere dell’Umbria che sarà in edicola venerdì 1 settembre. Sarebbe un atto dovuto nei confronti del sindaco di Terni dopo l’esposto dei consiglieri di Fratelli d’Italia. Il primo cittadino è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Terni nel fascicolo di inchiesta aperto per gli eventi accaduti in consiglio comunale. In particolare - secondo quanto risulta al Corriere dell’Umbria - nel fascicolo di indagine, di cui sono titolari il procuratore capo della Repubblica di Terni, Alberto Liguori, e il sostituto procuratore, Marco Stramaglia, le ipotesi di reato al momento al vaglio sarebbero quelle di minaccia, oltraggio a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.
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Nei giorni scorsi, intanto, il sindaco di Terni aveva pubblicato sui social un video in cui ha precisato di essere stato vittima di un atteggiamento verbale aggressivo da parte degli esponenti dell'opposizione in consiglio comunale. «Assolutamente non sono pentito, lo rifarei». Così al Tg1 aveva detto il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, tornato sulla bagarre al consiglio comunale avvenuta. «Non ho sentito mie minacce, ho subito minacce e turpiloqui per mesi e dopodiché ho deciso di scagliarmi contro qualcuno dell’opposizione ma, siccome non ci sono arrivato, mi hanno fermato mentre camminavo normalmente, non capisco di che state parlando», continua. «Intendo continuare a fare così fin quando gli atti degli altri non saranno democratici - continua - Per me già il garbo che tutti se ne sono usciti dall’Aula è una cosa anti-democratica quindi noi siamo andati avanti e abbiamo finito. Se questa per gli altri è democrazia, andrà avanti così».