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Fratelli d'Italia, Arianna Meloni valuta la candidatura alle Europee: sono un soldato

Pierpaolo La Rosa
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Non chiude in maniera definitiva la porta in faccia, Arianna Meloni, ad una sua possibile candidatura, ventilata da qualcuno, alle elezioni Europee in programma il prossimo anno. «Preferirei di no, ma sono un soldato», afferma in una intervista al "Corriere della Sera" la sorella del presidente del Consiglio, Giorgia. Nominata nei giorni scorsi responsabile del dipartimento Adesioni e segreteria politica di Fratelli d’Italia, Arianna Meloni rivendica con orgoglio la sua storia politica: «Sorella di? Mi iscrissi al Movimento sociale italiano che avevo 17 anni, ho fatto di tutto: attaccavo i manifesti, contattavo i militanti, organizzavo gli eventi, poi via via ho preso a tenere i contatti alla Regione Lazio con i nostri vari eletti o candidati, più recentemente nel partito, che cresceva... Insomma, politica a tempo pieno». D’altra parte, chi la conosce bene descrive Arianna Meloni come una persona infaticabile, che ha fatto politica al fianco della sorella da sempre, da quando entrambe erano molto giovani, in silenzio, con sobrietà, senza smanie di protagonismo e rigorosamente dietro le quinte.

 

 

Non a caso, il presidente della regione Abruzzo, Marco Marsilio, tra i fondatori di FdI, interpellato dall’agenzia di stampa Adnkronos, la definisce «una donna-macchina, che continuerà a dare a Fratelli d’Italia lo stesso contributo che sta dando da tanti anni», la cui recente investitura non è altro che la formalizzazione di «una situazione che già c’era. Chi è che oggi va a disturbare la Meloni a palazzo Chigi su questioni di partito, mentre sta parlando con Biden? Ecco, Arianna in questo è in grado di fare filtro e forse più di altri ha l'opportunità di avere un momento di confronto con Giorgia per riferire delle cose». Un percorso che viene da lontano, quello di Arianna Meloni, che rappresenta la migliore risposta alle accuse mosse dalle opposizioni, dalla sinistra al premier di familismo, addirittura di un vero e proprio fallimento nella selezione della classe dirigente di Fratelli d’Italia. Una persona che ha una lunga militanza politica, dunque, che conosce a menadito i meccanismi di FdI, sempre pronta a confrontarsi, a dialogare e ad ascoltare, tanto che il deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Fondazione Alleanza Nazionale, Antonio Giordano, parla di lei come di una «cintura nera d’ascolto».

 

 

Una gratificazione, quindi, quella arrivata nei giorni scorsi, che è il riconoscimento di un impegno che va avanti da molto tempo, di un ruolo diventato ormai prezioso, nell’ottica sempre di un rafforzamento del partito. «Ci aspetta un anno importante, non saranno sempre giornate di sole, arriveranno le nuvole e le tempeste, andremo dritti per la nostra strada senza arrenderci mai, senza indietreggiare perché dopo la tempesta alla fine torna sempre il sole», scriveva qualche giorno fa, in un post di ringraziamento per i tanti attestati di stima, sul suo profilo Facebook, la neo responsabile del dipartimento Adesioni e segreteria politica di Fratelli d’Italia. Le sfide che attendono Arianna Meloni, del resto, non mancano e sono impegnative.

 

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