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Autonomie, minacce di morte a Calderoli: “Noi mafiosi pronti ad ucciderti”

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Il progetto di riforma delle Autonomie portato avanti dal ministro ed esponente della Lega Roberto Calderoli rischia di sfociare in violenza fisica. Uno dei volti di spicco del Carroccio è infatti stato preso di mira da alcune minacce mafiose, arrivate con una lettera scritta a mano, che è stata pubblicata dallo stesso ministro sui propri canali social. “Se non la smetti di attuare la politica di genocidio nei confronti del Sud, con la nostra potenza di fuoco noi ti uccideremo? Siamo la mafia, noi siamo italiani, lei no, non ci costa niente uccidervi. Faremo anzi del bene all’Italia”, il testo della missiva inviata al membro del governo Meloni, che non si fa intimorire dalle parole che mettono a rischio la sua vita.

 

 

Calderoli ha infatti commentato così la vicenda: “Io non ho paura delle minacce, non mi spavento e vado avanti fino a quando non avrò realizzato l’autonomia regionale. E poi dopo andrò a fare il pensionato sul mio trattore”. Il centrodestra non si spaventa e va avanti con i suoi progetti. Anche davanti a chi agita lo spettro della morte.

 

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