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Roberto Mancini massacrato dalla politica, chi lo attacca per l'Arabia Saudita

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Mancini nuovo ct dell'Arabia Saudita continua a far discutere. La decisione di abbandonare la Nazionale italiana e di abbracciare il calcio saudita l'ha messo nell'occhio del ciclone. Non solo le critiche sui social, adesso arrivano anche le bastonate della p0litica, soprattutto dopo la frase dell'ex ct che si sente "trattato come il mostro di Firenze". Di fronte a questa dichiarazione, però, interviene anche la politica e Maurizio Gasparri in particolare. Il vicepresidente del Senato attacca Mancini senza se e senza ma.  

 

 

 

 

"Passare per vittima poi anche no. Mancini insegue un guadagno colossale in Arabia, come fanno Messi e altri protagonisti del mondo del calcio. Si tratta di una scelta di convenienza che difficilmente poteva rifiutare, viste le cifre enormi. Ma dire che è stato  rattato come Pacciani è un modo di dire inaccettabile. La bellissima vittoria agli Europei resta intatta nella memoria degli appassionati di calcio. Ma un professionista che opera con i guadagni comunque ricchi ricevuti dalla Figc ha il dovere della serietà, al quale Mancini si è sottratto. Ha fatto interviste ridicole, parlando di modifiche allo staff non gradite. Ha inviato mail perché non ha avuto il coraggio di dire la verità, nota da tempo. Bastava dire che ci sono decine di milioni da guadagnare in Arabia Saudita, in un calcio tanto ricco quanto destinato al fallimento, come i Cosmos o il football cinese. Tra l’oro degli sceicchi e la maglia azzurra Mancini non ha avuto dubbi sulla scelta. Ma lo doveva dire con sincerità. La qualità delle persone si giudica dai comportamenti. E Mancini si è comportato in modo imbarazzante. In Medio oriente il colonnello Lawrence passó alla storia per aver combattuto con onore, Mancini da quelle parti passa alla storia del calcio per…l’onorario». Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

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