Sorella del premier
Arianna Meloni esce allo scoperto: “Rinuncio a stare nell’ombra, sono un soldato”
Arianna Meloni è pronta ad una nuova vita in prima linea nel mondo della politica. La sorella del premier Giorgia ha ricevuto un incarico ufficiale all’interno di Fratelli d’Italia e racconta al Corriere della Sera i motivi dietro tale passo in avanti dopo tanti anni dietro le quinte: “Giorgia mi ha detto ‘l’unico consiglio che ti do è di non dare peso alle cose che contano poco. Non farti prendere dall’ansia per le sciocchezze. Abbiamo una storia importante da scrivere, al resto evitiamo di dare troppa rilevanza’. È un ruolo importante, lo so, ma chi mi conosce sa che è quello che ho sempre fatto. Critiche? È un fuoco di fila di chi non ha voluto informarsi, o ha fatto finta di non conoscere la storia della nostra comunità politica. Mi iscrissi al Msi che avevo 17 anni, ho fatto di tutto, attaccavo i manifesti, contattavo i militanti, organizzavo gli eventi, poi via via ho preso a tenere i contatti alla Regione Lazio con i nostri vari eletti o candidati, più recentemente nel partito, che cresceva... Insomma, politica a tempo pieno. Non mi interessa apparire, ma lavorare”.
“In questo ultimo anno - spiega ancora Arianna Meloni al quotidiano - sono cambiate talmente tante cose, ci siamo assunti responsabilità enormi, tanti di noi sono impegnati in ruoli di vertice, di tutte le cosiddette aree interne della destra. Oggi c’è la fila di persone che si propone, chiede incarichi, con fin troppo entusiasmo... Ma sono in grado? Non stiamo giocando, qui si lavora per l’Italia. Io credo di saper fare alcune cose con serietà e passione, e posso farle anche al partito, mettendole a disposizione in un momento così frenetico e delicato. Tutte le nostre figure politiche più esperte credo che debbano necessariamente mettersi a regime, ponendo al primo posto la necessità di lavorare per un bene maggiore sacrificando se occorre un bene minore. Tradotto, nel mio caso, rinunciare a quel cono d’ombra che a me è sempre piaciuto tanto. Non era più possibile rimanere dietro le quinte. Sia perché è bene che per certi ruoli ci siano persone che conoscono la politica e sanno fare quello che è richiesto, e io credo di esserne in grado, sia perché è più onesto e serio avere un ruolo ufficiale, il che significa metterci la faccia e assumersi in pubblico responsabilità, che restare nell’ombra”.
Smentite anche le ricostruzioni delle fibrillazioni interne a FdI: “Io nel partito conosco tutti, siamo davvero un gruppo che è non solo partito ma un legame di vita. Su certe cose ci rido su. In FdI non esistono gruppi o correnti definite, si è creato un caso sul nulla, per dichiarazioni di singoli parlamentari. Candidatura? Preferirei di no. Ma sono un soldato”. In chiusura Meloni non si nasconde sui veleni legati al gossip di un presunto tradimento del marito, il ministro Francesco Lollobrigida: “Quella storia era assurda. Sapevo che girava, ne avevamo parlato in casa ma non ho mai avuto il minimo dubbio. La gente mi chiamava, ‘come stai, Arianna?’, con voce afflitta, mia madre mi chiese ‘Ari, dimmi figlia mia, come va?’. E io ‘ma di che parlate!’. E ci ridevo su, era surreale. Gli attacchi mi scivolano addosso. Ho avuto tanti di quei messaggi di stima, vicinanza e solidarietà che ancora non sono riuscita a leggerli tutti”.