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Roberto Vannacci fa dietrofront: "No ad arene politiche"

Gaetano Mineo
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Doveva essere la sua prima apparizione in un dibattito pubblico. Dove la politica è protagonista. Poi, però, ha fatto dietrofront. Il generale dell’Esercito Roberto Vannacci, finito al centro delle polemiche per il suo libro "Il mondo al contrario", ha deciso di non partecipare alla sesta edizione de "La Piazza - Il Bene Comune", la kermesse politica di affaritaliani.it che si svolgerà da sabato a lunedì a Ceglie Messapica. Il patron della manifestazione, e direttore del quotidiano online, Angelo Maria Perrino, non ne fa certo un problema: «Se le motivazioni bizzarre con cui ha rinunciato a partecipare al nostro dibattito sono della stessa natura delle eccentriche tesi socio-politiche del suo libro, noi de la Piazza e di affaritaliani.it non piangeremo per il dietrofront del generale Vannacci. Anzi ci pare di poter dire che non abbiamo perso proprio nulla. La Piazza può tranquillamente farne a meno uscendone rafforzata come luogo di confronto giornalistico serio, rigoroso, pluralista e indipendente». «Ero stato invitato un paio di giorni fa in piena tempesta mediatica e non avevo avuto tempo per verificare di cosa si trattasse - ha detto il generale ieri sera - Quando ho capito che la manifestazione, pur non configurandosi come un’attività politica in senso stretto, poteva essere caratterizzata anche come un’attività politica, ho deciso di non mischiarmi: il mio libro non ha alcun carattere politico e quindi ma ne tengo fuori».

 

 

 

La manifestazione, comunque, non ne risentirà affatto. In questa tre giorni, il patron sederà a fianco di ogni ospite per parlare di politica e cultura. «Ieri sono andato a comprarmi uno sgabello e mi muoverò sul palco portandomelo tra un ospite e l’altro» svela a Il Tempo. In sostanza, "La Piazza" come luogo di democrazia e partecipazione. Oltre ai due vicepremier (Matteo Salvini e Antonio Tajani), attesi domenica, e a quattro componenti dell’esecutivo (Elvira Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali; Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei; Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura; e Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy), nel programma anche tante personalità provenienti dal mondo della politica, della magistratura, del giornalismo e dell’economia, tra cui Piercamillo Davigo (ex pm), Carlo Fidanza (FdI), Antonio Misiani (PD), Marco Rizzo (PC), Licia Ronzulli (FI), Matteo Zoppas (ICE) e Luigi Bisignani (giornalista e saggista). Sul palco, sarà presente anche Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia. «Il Gran Maestro arriverà con i paramenti – dice ancora il direttore -. Noi giornalisti la massoneria la mettiamo ovunque, come il cacio sui maccheroni. Ma questa volta, sarà l’occasione di provare a capire cos’è attraverso la voce della sua massima autorità».

Insomma, il territorio brindisino torna a essere teatro della politica nazionale. Prima, alcuni giorni fa, con la premier Giorgia Meloni che ha scelto le campagne di Ceglie per le ferie d’agosto. Ora, invece, arrivano un folto gruppo di ministri, politici e uomini di cultura. Ceglie ombelico del mondo? «Secondo me la scelta della data è un elemento fondamentale – prosegue Perrino – perché intercetta un momento chiave nella psicologia delle masse, cioè il momento in cui stiamo raccogliendo ombrelloni per tornare nelle nostre case, le fabbriche riaprono, il Parlamento riapre, le scuole riaprono». Tra i principali temi, oggetto di sondaggi, ci saranno la compattezza della maggioranza in vista delle Europee, i livelli di gradimento dei ministri del governo Meloni, dei sindaci e dei governatori. Ad animare i dibattiti, infine, oltre le priorità dell’esecutivo per l’autunno, saranno le questioni della guerra in Ucraina e della fiducia degli italiani nell’Europa e nell’euro.

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