caro carburanti
Benzina, Conte pubblica le foto dei prezzi. Meglio evitare i suoi distributori
Lucido, attento e pignolo quando si tratta di prenotare un albergo di lusso a Cortina o un resort in Maremma, decisamente meno attendibile quando "consiglia" i propri elettori sulla pompa di benzina da scegliere per fare il pieno alla propria autovettura. Dopo la meravigliosa e rilassante villeggiatura nell’hotel a cinque stelle a Saturnia, Giuseppe Conte è tornato a farsi sentire. Un lungo post, pubblicato su Facebook e corredato da alcune foto, per attaccare il governo su quello che, oggettivamente, è un problema importante. Ovvero il caro carburante. Ma l’Avvocato del popolo ha mostrato (nelle foto) tariffe decisamente più care rispetto alla media nazionale. Insomma, ha preso ad esempio le punte più elevate, quelle che indignano anche il più mite dei lettori. «I cittadini sono allo stremo per il salasso che gli viene imposto dal caro-benzina ha scritto Conte sulla propria pagina Facebook - Due miliardi di extragettito accantonati dal tuo governo tra i giorni più frenetici di partenza e rientro dalle vacanze. Un tesoretto accumulato grazie all’Iva e alle accise sul carburante che, se calcolato da inizio anno, viene stimato intorno ai quattro lo miliardi di euro.Insieme al caro-vita – ha sottolineato l’ex premier – si sta mangiando i risparmi dei cittadini: alberghi e ristoranti fanno registrare aumenti da capogiro e sono tante le famiglie che sono state costrette a rinunciare alle ferie per far quadrare i conti, nonostante abbiano già tirato la cinghia. Molte delle famiglie che partono sono costrette a fare a meno delle bellezze del nostro Paese e a scegliere a malincuore mete meno costose, come ad esempio l’Albania, di cui sei stata ospite nei giorni scorsi.
Il tempo stringe, Presidente: hai intenzione di fare spallucce e nascondere la testa sotto la torrida sabbia d’agosto oppure intendi fare qualcosa?». Il post è corredato da tre foto di altrettante pompe di benzina. Nella prima la Verde è venduta a 2,139, in un'altra a 2,354 ed infine a 2,419. Prezzi esosi, seppur reali, ma lontani dalla media nazionale. Per avere una conferma certa e ufficiale è necessario consultare il sito del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica e andare a cercare le statistiche energetiche e minerarie. Il portale governativo riporta i prezzi medi dei carburanti e dei combustibili. Nello specifico, è possibile consultare la media settimanale dei prezzi nazionali della benzina, del gasolio, del Gpl, del gasolio riscaldamento e degli olii combustibili, che viene pubblicata ogni martedì dopo le 12. I dati attuali fanno riferimento alla settimana (da lunedì alla domenica) precedente il giorno della rilevazione, ovvero quella tra il 7 e il 13 agosto. Nella sezione dei carburanti si può leggere che la media della benzina (al self service) è ferma a 1.939,06, del gasolio auto a 1.827,71 e del Gpl a 709,92. Sul caro prezzi dei combustibili è intervento anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urlo. «La situazione che determina l’innalzamento dei prezzi dei carburanti potrebbe prolungarsi anche nel 2024. Ove ciò accadesse, valuteremo altre misure per sostenere chi ha redditi più bassi e le famiglie numerose. Il governo Draghi tagliò le accise di 0,25 cent quando il prezzo superò i 2,20 euro, oggi siamo ben distanti. Quella misura costerebbe oltre dodici miliardi l’anno. Peraltro oggi quella misura, per i vincoli europei, andrebbe subito compensata con nuove tasse. Ripeto: preferiamo usare le risorse per rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale, rilanciare il sistema produttivo, sostenere le famiglie e l’occupazione».