politica & consenso
Sondaggio sul voto cattolico, il partito senza rivali: crescita clamorosa
Dalla fine della prima Repubblica ci si chiede dove vanno i voti dei cattolici, che nelle varie stagioni della politica hanno premiato alternativamente il centrodestra e il centrosinistra. Un sondaggio pubblicato domenica 2o agosto da Libero fa il punto della situazione odierna, a partire da una considerazione generale: in dieci anni i cattolici dalla nascita che continuano a sentirsi tali sono calati di quasi un quarto. "Solo il 58% di un campione rappresentativo di 1.000 italiani adulti alla domanda risponde di essere e di sentirsi cattolico; nel 2012, questa risposta veniva invece data dal 75% degli intervistati", si legge nell'articolo.
Nel dettaglio, i cattolici resistono maggiormente tra le donne, gli ove 40, nelle fasce meno istruite, al Sud ma "si tratta di un calo generalizzato". Come si riflette sulle urne? Rispetto a dieci anni fa il "voto cattolico abbandona il centro e si polarizza (44% nel 2012, 14% oggi), dirigendosi sia verso destra che verso sinistra". Un incremento per il centrodestra di +14%, per la destra di +7%, per il centrosinistra +10% (niente per la sinistra).
Riguardo i partiti, il Movimento 5 Stelle attrae "poco i voti dei cattolici; il Pd invece aumenta sensibilmente la quota di cattolici al proprio interno; la Lega, infine, da valori sotto la media nazionale (meno cattolici che negli altri partiti), oggi supera di molto il dato nazionale (più cattolici che negli altri partiti)". Dieci anni fa c’erano Popolo della Libertà e Udc a catalizzare il voto cattolico, oggi ci sono "Forza Italia e Fratelli d’Italia, che, pur essendo in gran maggioranza cattolici, non raggiungono quelle percentuali". Tra i cattolici inoltre aumenta l'autopercezione di alta religiosità (dal 35% del 2012 al 49% del 2023) anche se a messa tutte le domeniche ci va solo il 20% di chi si sente cattolico (il 25% assiste alla funzione almeno una volta al mese).