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Emergenza sbarchi, il ministro Tajani striglia l'Eueopa

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Gianni Di Capua
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Dall’inizio dell’anno a oggi sono 101.386 i migranti sbarcati sulle coste italiane, il 107,1% in più rispetto ai 48.940 del periodo corrispondente dell’anno scorso. Il dato è contenuto nel cruscotto statistico diffuso online dal Viminale. Il mese che quest’anno ha fatto registrare il maggior numero di arrivi fin qui è stato luglio (23.628, il 71,1% in più rispetto al luglio 2022) ma il record rischia di essere superato ad agosto: nella prima metà del mese sono sbarcati già più di 12mila migranti, circa 7.500 dei quali concentrati nell’ultima settimana. Con riferimento alla nazionalità dichiarata al momento dello sbarco, la Guinea (con 12.040 sbarcati) precede Costa d’Avorio (11.886), Egitto (7.821), Tunisia (7.814), Bangladesh (6.912), Pakistan (6.173), Burkina Faso (5.623), Siria (4.258), Camerun (3.470) e Mali (3.362). Da inizio anno al 14 agosto sono sbarcati 10.286 minori stranieri non accompagnati. L’anno scorso, durante tutti i 12 mesi, a sbarcare in Italia furono complessivamente 14.044 minori non accompagnati. L’anno precedente, sempre nell’arco dei 12 mesi, ad arrivare in Italia sono stati 10.053 minori non accompagnati. Sempre secondo i dati forniti dal cruscotto statistico elaborato dal ministero dell’Interno e pubblicato sul sito del Viminale.

 

 

 

Sul tema è intervenuto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha sottolineato come della questione migrazioni «ne verremo a capo se avremo un piano europeo, se saremo in grado di garantire quello che papa Benedetto XVI chiamava il diritto a non emigrare. Senza una strategia, che non può essere solo italiana ma europea, la situazione non la risolveremo mai» ha detto al festival «La Versiliana», intervistato da Alessandro Sallusti. Nel frattempo nell’hotspot di Lampedusa scatta di nuovo l’emergenza. Sono 1.855 i migranti ospitati tra loro 198 minori non accompagnati. Otto i barchini in ferro, recuperati nella giornata di ieri in mare da parte delle motovedette della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera. Sono ancora una volta le coste tunisine i punti di partenza dei barchini dei migranti. Ieri mattina sono stati trasferiti 586 migranti con il traghetto di linea Galaxy, nella serata altre 150 persone sono stati imbarcati sulla nave Cossyra, sempre con destinazione Porto Empedocle. Intanto, restano nel carcere di Agrigento i 3 pescatori scafisti tunisini. Le indagini sono partite, dopo una sospetta richiesta di aiuto partita da un numero di cellulare tunisino. Il peschereccio tunisino è stato subito localizzato mentre trainava due gommoni di piccola portata, che non avrebbero mai potuto effettuare la traversata fino a Lampedusa, in quanto privi di motori che sono stati rinvenuti a bordo del peschereccio sul quale non c’era traccia né di pescato, né di attrezzatura. Per il gip la «convalida deve essere accordata sia perché sussiste giurisdizione italiana, sia perché si è in presenza di pericolo di fuga, essendo gli indagati giunti in Italia clandestinamente» e perché sussistono «gravi indizi di colpevolezza».

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