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Maternità surrogata, Pillon attacca la sinistra:"Ingiustificata barbarie"

Christian Campigli
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Un tema che solo in apparenza può apparire distante, complicato, per addetti ai lavori o per persone di alto lignaggio culturale. Un argomento che, al contrario, determinerà i confini della società del futuro prossimo. Di tutti noi. Ieri sera a Tresana, località turistica in provincia di Massa Carrara, la Lega ha organizzato un incontro con Simone Pillon, già senatore e l'europarlamentare Susanna Ceccardi. Al centro del confronto, la famiglia, le politiche per difenderla e l'utero in affitto, la surrogazione della maternità, "venduta" dalla sinistra come il nuovo Eden.

 

"L'utero in affitto è una ingiustificabile barbarie, perchè da una parte legittima l'acquisto di ovociti e la locazione del grembo materno, usando le donne come oggetti e dall'altra mette al mondo bambini selezionati in laboratorio e comprati come cose - ha sottolineato Simone Pillon - E per favore non mi si racconti la balla della gestazione caritatevole, che semplicemente non esiste. In un caso si chiama prezzo, nell'altro  rimborso spese. Ma la sostanza non cambia. Mi complimento con Carolina Varchi e con le forze di governo per aver ottenuto l'approvazione alla Camera della norma che punisce il reato, anche se commesso all'estero. Mi preoccupano invece le aperture del Ministro Roccella ad una possibile sanatoria con la "stepchiod adoption". Se passasse un provvedimento del genere sarebbe molto facile per la giurisprudenza creativa estenderlo anche ai bambini comprati all'estero dopo la legge, vanificando, di fatto, la riforma. Chi affitta donne e compra bambini non può essere un buon genitore".

 

Centinaia le persone intervenute alla festa organizzata dal partito guidato da Matteo Salvini. "La disgregazione della famiglia naturale che mira ad atomizzare la società per indebolirla, la pratica disumanizzante dell'utero in affitto che schiavizza le donne e mercifica i figli, l'indottrinamento gender dei minori che intende abolire le identità e quindi le differenze sessuali, fino alle ridicolaggini dei bagni neutri nelle scuole e dei cambi di sesso senza neppure percorso psicologico o terapia ormonale, rimandano tutte a un'unica, folle radice comune, quella dell'ideologia woke, nata nelle progressiste università americane - ha ricordato Susanna Ceccardi -  Un'ideologia che non è dietro l'angolo ma che è già qui, tra noi, in Italia e vuole demolire la nostra identità, col favore di molti media e social media. A questa barbara follia anti-identitaria e globalista, che piace tanto anche a una certa parte dell'UE, noi dobbiamo opporci senza tentennamenti e senza concessioni, con l'orgoglio e consapevolezza di essere dalla parte giusta, dalla parte dei nostri figli, delle donne, della civiltà".
 

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