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Licenze taxi e caro-biglietti aerei, cosa prevedono i decreti in Consiglio dei ministri

Leonardo Ventura
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L’ultimo Consiglio dei ministri prima della pausa estiva. Si terrà oggi alle 17 a Palazzo Chigi, poi il governo andrà in ferie un paio di settimane, «o meglio di distacco da Roma, perché i dossier accompagneranno ministri e premier» anche in barca o sotto l’ombrellone, tengono a precisare gli addetti ai lavori. Sabato pomeriggio, in Sala Verde si era tenuto il pre-consiglio, ovvero la riunione preparatoria del Cdm. Il piatto forte dell’ultima riunione di oggi saranno due decreti, uno «un pot-pourri» - lo descrive un membro del governo - che al suo interno contiene anche l’atteso intervento sui taxi nonché la norma per mettere un freno al «caro-voli» con il blocco dell’algoritmo che alza i costi dei biglietti a seconda del numero di richieste; l’altro destinato a incidere sul fronte giustizia, circoscrivendo il concetto di «reati di criminalità organizzata».

 

L’intervento sui taxi, resosi necessario per la carenza di auto bianche, punta ad aumentare il numero di licenze intervenendo su più fronti, sia concedendone di nuove ad aspiranti tassisti sia «sanando» la posizione dei sostituti alla guida, ma anche applicando e ampliando la cosiddetta «doppia guida», ovvero allungando i turni di chi una licenza l’ha già, consentendo la guida a un famigliare. Probabile, inoltre, che vengano concesse licenze «a tempo» nelle città dove sono previsti eventi eccezionali, si pensi il Giubileo di Roma, solo per citarne uno. Sia l’intervento sui taxi che la norma sul caro voli faranno parte di un decreto omnibus «recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti e in materia di asset, attività economiche e investimenti strategici», dove dovrebbe trovare dimora anche una misura ad hoc per alzare i limiti elettromagnetici per il 5G.

Ma sul tavolo del governo, arriveranno anche misure per contrastare gli incendi - una delle emergenze estive tra le più sentite - nonché una norma per il recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche. Attesa poi per la norma che dovrebbe circoscrivere il concetto di «reati di criminalità organizzata», evitando che gravi reati vadano impuniti per effetto da una recente interpretazione della Corte di Cassazione.

 

Il provvedimento, annunciato dalla premier Giorgia Meloni alla vigilia della strage di via D’Amelio, è in preparazione ma dovrebbe essere chiuso oggi. Per i reati di criminalità organizzata la legge prevede un uso più esteso e incisivo degli strumenti di indagine, oltre a un maggior rigore nella concessione dei benefici penitenziari.

Ma una sentenza della Cassazione, la n. 34895 del 2022, ha ristretto il campo d’azione, prevedendo che possono «farsi rientrare nella nozione di delitti di "criminalità organizzata" solo fattispecie criminose associative, comuni e non», escludendo dal regime i reati di per sé non associativi, come ad esempio un omicidio. La sentenza, finita nel mirino del governo, ha ad oggetto il regime delle intercettazioni ambientali, ma afferma principi di carattere generale che potrebbero avere ricadute il timore - sui processi in corso nonché sulla pubblica sicurezza. Da qui la decisione di un intervento ad hoc, «per evitare impunità con effetti potenzialmente dirompenti sul sistema», spiegano le stesse fonti. Va avanti, infine, la riorganizzazione dei ministeri: all’ordine del giorno, infatti, sono previsti tre dpcm rispettivamente per il ministero dell’Interno, per il dicastero dell’Agricoltura e, infine, per il ministero della Transizione ecologica.

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