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Patrick Zaki "vuole il posto di Schlein". Retroscena-terremoto sulla sinistra

I primi passi in Italia di Patrick Zaki vanno tutti in una direzione quella dell'impegno politico dell’attivista egiziano graziato dal suo Paese grazie al lavoro del governo di Giorgia Meloni. Esecutivo sempre tenuto a distanza dal giovane, che dopo aver rifiutato il volo di Stato messo a disposizione per tornare dall'Egitto, ha preferito le piazze e i centri sociali di Bologna tra sit-in, convegni e appuntamenti politici. Ebbene, secondo un articolo di Affaritaliani Zaki è ormai "apertamente schierato a sinistra" e ha "in mente un piano ben preciso e cioè quello di 'scendere in politica' con la sinistra". 

 

  

"Tutto va nel verso giusto perché il florido egiziano attecchisca nell’immaginario collettivo progressista e magari soffi prima o poi il posto alla Schlein", si legge sul sito che elenca le prime giornate da uomo libero dell'attivista. L'ultimo appuntamento lo ha visto in piazza a Bologna, la città dove vive, insieme ai manifestanti per i diritti dei migranti dove tuttavia non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti che gli chiedevano un commento. 

 

In precedenza Zaki aveva partecipato a un dibattito al Làbas, centro sociale di Bologna noto per aver organizzato nel giorno dei funerali di Stato di Silvio Berlusconi, il "B. State Funeral Party" per festeggiare la scomparsa del fondatore di Forza Italia. L'evento è stato presentato dagli antagonisti come il "primo appuntamento politico di Patrick". Una mossa che era stata letta da più parti come la dichiarazione di un impegno diretto e personale in politica. Ovviamente per una candidatura c'è il nodo della cittadinanza, il giovane ha quella egiziana e l'iter per ottenere quella italiana è lungo.