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La sinistra voleva una nuova tassa. Ma il governo ha sventato il blitz sulla patrimoniale

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Con parere favorevole con riformulazione, il governo aveva accolto, in Aula a Montecitorio, l’ordine del giorno alla delega fiscale a firma Nicola Fratoianni ed Elisabetta Piccolotti (Avs), che impegna il governo «a valutare» l’introduzione di una patrimoniale sui patrimoni superiori a 500mila euro, la Next Generation Tax «per assicurare a tutti i bambini e i ragazzi residenti in Italia di potersi istruire, dall’asilo nido all’università, in modo completamente gratuito». Nel testo originale l’odg impegnava il governo ad adottare la Next Generation «nel prossimo provvedimento utile», la riformulazione impegna il governo a valutarne l’introduzione. «In Italia l’1% più abbiente possiede il 25% della ricchezza complessiva, mentre il 60% più povero si deve accontentare del 15%», si legge nel testo originale dell’Odg a firma Fratoianni. «Mentre quasi un quarto dei residenti in Italia versa in condizioni di povertà assoluta (cinque milioni di persone) o relativa (otto milioni di persone) tre singoli individui posseggono tanta ricchezza quanto il 10 per cento più povero della popolazione». 

 

 

Bisogna «intervenire a concreto sostegno delle giovani generazioni» e «l’introduzione della Next Generation Tax, che colpirebbe i patrimoni delle persone fisiche solo se superiori ai cinquecentomila euro, ottenuti considerando il complesso, in Italia e all’estero, delle proprietà immobiliari (valutate sulla base dei valori catastali, non di quelli - ben più elevati - di mercato), degli investimenti finanziari, delle giacenze bancarie e dei beni mobili di lusso e, nello stesso tempo, l’eliminazione di ogni ulteriore forma di tassazione di tali cespiti (Imu, imposte sui conti correnti e sui depositi titoli, imposte di bollo) porterebbe ad un gettito stimato di dieci miliardi di euro».

 

 

Ma l’idea di una nuova tassa è stata subito bocciata dal governo. «Come richiesto dall’ordine del giorno presentato dall’on. Fratoianni, che impegna il Governo a ‘valutare la possibilità di introdurre una next generation tax’, una sorta di nuova tassa patrimoniale, il governo ha velocemente valutato la proposta e altrettanto velocemente concluso che non intende dare seguito alla stessa». A poche ore dall’approvazione dell’odg fonti di Palazzo Chigi spengono immediatamente il tentativo della sinistra.

 

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