Reddito di cittadinanza, Calderone è netta: "Il lavoro è il vero rimedio alla povertà"
Mentre le opposizioni attaccano, il governo si difende. Il tema del Reddito di cittadinanza continua a far discutere e a scatenare discussioni. La ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, in un'informativa in Senato, ha affermato che il sussidio "ha mostrato da subito aspetti di criticità legati al forte disallineamento tra il sostegno monetario e le iniziative di attivazione, reso evidente dall'aver iniziato l'erogazione monetaria senza aver provveduto a mettere in grado i centri per l'impiego per far fronte ai nuovi compiti loro assegnati sul piano occupazionale".
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"Tengo a precisare che oggi, secondo quanto comunicato dal ministero dell’Interno, non si registrano particolari criticità in ordine a paventate tensioni sociali: corre l’obbligo per tutti noi di gestire questa transizione complessa e articolata, soprattutto date le condizioni di partenza, nello spirito di massima collaborazione istituzionale e di comune responsabilità politica", lo ha affermato il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, nella sua informativa in Senato sul Reddito di cittadinanza. Quindi ha spiegato meglio: "Laddove abbiamo avuto la contestazione sulla riduzione dell’importo del sostegno economico non si è tenuto conto che si tratta di un sostegno va al singolo non al nucleo familiare. Se il nucleo ha più di un soggetto occupabile può essere riconosciuto a tutti quei soggetti che si attivano ed entrano in uno dei percorsi di inclusione lavorativa".
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"I dati evidenziano che dei 159mila nuclei interessati dalla sospensione" del reddito di cittadinanza "ben 117.317 sono composti da una sola persona con una incidenza percentuale rispetto a livello regionale del 57%, per esempio, in Campania", ha spiegato Marina Elvira Calderone. "Sono invece 44mila i nuclei che, dopo lo stop al Rdc, sono stati indirizzati ai comuni, che ne hanno già presi in carico 4mila e stanno procedendo alla presa in carico degli altri nuclei, mentre oltre 112mila nuclei sono stati indirizzati ai centri dell’Impiego", ha aggiunto la ministra, assicurando che il dicastero "segue con attenzione il potenziamento della rete territoriale dei centri per l’impiego".
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"Il Sisl (Servizio Integrazione Socio-Lavorativa), lo confermo, sarà operativo dal primo settembre 2023 come indicato nel decreto 48. Voglio sottolineare che la piattaforma Sisl non rappresenta l’ennesimo sistema informativo, ha l’obiettivo di valorizzare le informazioni presenti nei sistemi già in uso dai comuni ai servizi sociali da una parte, e dall’altro l’immenso patrimonio informativo su chi cerca lavoro: al centro è la condivisione con tutti gli operatori dei servizi per il lavoro e socioassistenziali che possono concorrere all’inclusione sociale e all’inserimento lavorativo. Con le regioni e le province autonome, che ringrazio, siamo tutti impegnati affinché il primo settembre il sistema sia operativo e si permetta alle persone di richiedere la prima misura prevista in ordine temporale", ha continuato Calderone. "Pur consapevoli che il bisogno è generalmente multidimensionale e che alla povertà reddituale spesso si accompagnano la povertà educativa e altri segni di deprivazione sociale, continuiamo a credere che il lavoro sia sempre il mezzo migliore per porre rimedio duraturo alle condizioni di indigenza", ha concluso la ministra.