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'Ndrangheta, Donzelli: "Grazie alle istituzioni lo Stato vince contro la mafia"

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È rientrato oggi in Italia dal Libano, dove era stato arrestato a giugno, Bartolo Bruzzaniti, ritenuto uno dei principali broker del narcotraffico internazionale e capace di organizzare traffici, tra il Sud America e l’Italia, per oltre 2 tonnellate di cocaina al mese. Il ricercato, consegnato, a Beirut, dalle Autorità libanesi, è giunto all’aeroporto di Roma Ciampino scortato dal personale dell’Unità I-CAN del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, unitamente ai finanzieri dello S.C.I.C.O. e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria. Questi ultimi, d’intesa con la Polaria dello scalo romano, hanno provveduto a notificare il mandato di arresto spiccato, nei suoi confronti, dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta da Giovanni Bombardieri. 

 

 

La notizia è stata commentata, in una nota, dal deputato di Fratelli d'Italia e vicepresidente del Copasir Giovanni Donzelli. "Complimenti a Interpol, Polizia, ai finanzieri dello Scico e del Nucleo di polizia economico finanziaria, alla Polaria, alla Procura e alla Dda di Reggio Calabria, ai servizi dell'Aise che lavorando insieme hanno consentito l'arresto e l'estradizione dal Libano del narcotrafficante 'ndranghetista Bartolo Bruzzaniti", ha affermato. Quindi ha aggiunto: "Grazie al loro lavoro lo Stato porta a termine un'altra importante operazione, un messaggio importante contro la criminalità organizzata: lo Stato non abbassa la testa di fronte alle mafie". 

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