Luciano Nobili sulle parole del presidente Sergio Mattarella: non sia strumentalizzato
Luciano Nobili chiede di non strumentalizzare le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e difende l'istituzione della commissione d'inchiesta sul Covid. «Condivido profondamente, anche stavolta, le parole del presidente Mattarella che ha richiamato il Parlamento a non interpretare il proprio ruolo come un contropotere giudiziario. Sacrosanto. Come sacrosanta era la sua richiesta fortissima al Parlamento a procedere a una profonda e non più rinviabile riforma della giustizia. Ma nessuno può strumentalizzare quelle parole, a proprio piacimento o interesse, contro lo strumento delle commissioni parlamentari di inchiesta, perché magari ha paura che si faccia luce su alcune ombre che sono rimaste sulla gestione del Covid durante la stagione del governo Conte». Così sui social Luciano Nobili, consigliere regionale di Italia Viva.
Condivido profondamente, anche stavolta, le parole del Presidente Mattarella che ha richiamato il Parlamento a non interpretare il proprio ruolo come un contropotere giudiziario.
— Luciano Nobili (@lucianonobili) July 29, 2023
Sacrosanto.
Come sacrosanta era la sua richiesta fortissima al Parlamento a procedere ad una…
Poi Nobili sottolinea l'utilità delle commissioni parlamentari d'inchiesta come dimostrato in passato da quella sul caso David Rossi. «Le commissioni parlamentari d’inchiesta sono uno strumento prezioso a disposizione del Parlamento a cui non si può rinunciare. Un caso per tutti: David Rossi - continua - Sono stato tra i primissimi firmatari della richiesta del collega Walter Rizzetto di istituire una commissione di inchiesta su quella tragica vicenda. Quando in tanti preferivano soprassedere o girarsi dall’altra parte. Sulla scorta dello straordinario lavoro di tanti giornalisti e delle denunce di Carolina Orlandi, mi ero convinto che fosse necessario fare piena luce su una vicenda davvero inquietante, piena di menzogne, coperture, depistaggi». «La commissione ha svolto un ottimo lavoro e ha permesso di scoprire molte cose rimaste nascoste, o colpevolmente ignorate, sulla morte del manager. Ha permesso di appurare i clamorosi errori dei giudici di Siena e di quelli di Genova che invece di sanzionarli, li hanno salvati. Di fare, insomma, consistenti passi avanti verso la verità. Che è esattamente quello che serve anche sul Covid, una vicenda che ci è costata troppe vittime, troppo dolore, troppa crisi, troppe limitazioni per nascondere la polvere, ancora, sotto il tappeto», conclude Nobili.