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Meloni pronta a volare da Biden, monito cinese sulla Via della Seta

Angela Barbieri
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 Domani Giorgia Meloni vedrà Joe Biden alla Casa Bianca. La trasferta negli Stati Uniti del presidente del Consiglio, proseguirà anche venerdì. Biden, ha fatto sapere che sarà l’occasione per «riaffermare la forte relazione tra Stati Uniti e Italia». I due leader si legge in una nota diffusa da Washington - «discuteranno i nostri comuni interessi strategici, incluso l’impegno condiviso nel continuare a sostenere l’Ucraina, gli sviluppi in Nord Africa e una più stretta coordinazione transatlantica riguardo la Cina».

 

Biden e Meloni discuteranno anche della presidenza dell’Italia al G7 nel 2024. Fanno discutere alcune indiscrezioni secondo cui il premier potrebbe annunciare il ritiro dell’Italia dalla Via della Seta con la Cina. Il memorandum, voluto dall’allora premier Giuseppe Conte, lega il nostro Paese alla Repubblica popolare almeno fino a dicembre. L’eventualità della rescissione ha subito scatenato le proteste cinesi, fatte arrivare al mittente tramite il tabloid di Stato Global Times. Il messaggio è chiaro: «Sulla Via della Seta Meloni decida senza subire l’influenza di Biden».

 

Ecco cosa scrive il giornale cinese: «L’incertezza non significa che sia accettabile o opportuno che l’accordo sulla Belt and Road Initiative (la via della Seta, ndr), che è solo tra Cina e Italia, diventi argomento di discussione tra Italia e Usa. Questo potrebbe spiegare perché sembri strano e voluto che Meloni chiarisca che Biden non ha mai sollevato la questione con lei». E ancora: «Roma eviti le interferenze politiche e offra una base stabile per lo sviluppo delle relazioni economiche bilaterali», perché un addio alla Via della Seta avrebbe un «impatto negativo. La precisazione (di Meloni) è come mettere un cartello con la scritta "Qui sono stati interrati 300 tael d’argento" dopo averli messi sottoterra proprio in quel punto», scrive il Global Times usando un proverbio cinese.

La convinzione è che «considerando la costante denigrazione e diffamazione della Belt and Road Initiative da parte di politici americani sia difficile credere che si lascino sfuggire un’occasione simile per screditare l’iniziativa non esercitando alcuna pressione o influenza» sull’Italia. Intanto, ieri Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi la prima ministra del Bangladesh Sheikh Hasina. Hanno sottoscritto un memorandum d’intesa sulla collaborazione energetica. Lunedì anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e quello dell’Interno Matteo Piantedosi hanno incontrato Hasina e le hanno presentato una proposta di collaborazione nell’ambito dell’immigrazione e dell’integrazione lavorativa. 

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