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Fratoianni, che dietrofront sul reato di negazionismo climatico: "Provocazione"

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Solo una "provocazione": Clamoroso dietrofront di Nicola Fratoanni sull'introduzione del reato di negazionismo climatico proposta insieme all'alleato Angelo Bonelli. Insomma, i leader di Sinistra Italiana e Verdi non vogliono imporre un reato d'opinione, come chiarisce Fratoianni nel corso della puntata di martedì 25 luglio de L'aria che tira estate, su La7. "Oggi Bonelli interverrà in aula sulle alluvioni e credo che avrà modo di chiarire qual è il senso di una proposta che evidentemente ha un intento provocatorio, quello di segnalare un problema", afferma Fratoianni. 

 

Insomma, abbiamo scherzato.  "La negazione sistematica del cambiamento climatico è un pericolo, non un reato, per tutti noi. Abbiamo bisogno di cambiare le politiche industriali ed energetiche, non sono più eventi estremi", argomenta il leader SI in riferimento agli ultimi disastri del maltempo. La retromarcia non passa inosservata a Maurizio Gasparri, anche lui ospite della trasmissione condotta da Francesco Magnani. "Prendo atto che Fratoianni, come il suo alleato in una lista comune Bonelli, ha detto una cosa tanto per dirla e non sarà proposto il reato di negazionismo sulla vicenda climatica", premette il senatore di Forza Italia che continua: "Ne prendo atto volentieri anche perché alcuni settori della sinistra si arrabbiano quando si introducono fattispecie penali, pensiamo al decreto rave party" del governo. 

 

Poi, però, propongono nuovi reati "quando fa comodo a loro" riassume Gasparri che riserva una decisa stoccata ai due: "Hanno parlato a vuoto... Io sono contro i fondamentalismi, anche di chi vuole un reato creando una tragedia verbale continua di fronte a problemi che ci sono e che ci sono sempre stati", argomenta il senatore azzurro. Il quale ricorda come l'Europa produca una percentuale minima di Co2 rispetto a colossi come la Cina, e imporre misure estreme, ad esempio sulla circolazione delle auto, senza la dovuta pianificazione mette a rischio la nostra economia, oltre a non avere effetti rilevanti sul clima.

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