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Il ministro Tajani sulla grazia a Patrick Zaki: qualcuno è rimasto deluso

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Grazia a Patrick Zaki, la soddisfazione del ministro degli Esteri Antonio Tajani. L’Italia e la sua diplomazia «hanno avuto un »ruolo determinante, insieme alla nostra intelligence, come ha detto anche il presidente del Consiglio ci siamo mossi fin dall’inizio per cercare di ottenere la grazia per Patrick Zaki. Ho ribadito più volte al presidente Al Sisi la necessità di liberare questo giovane ricercatore. Ricordo sempre di essere stato ottimista«. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, a "24 Mattino" su Radio 24. "È stato un lavoro corale e alla fine il presidente egiziano ha deciso di concedere la grazia. È una bella notizia per tutti, ora questo giovane ricercatore potrà venire nel nostro Paese, lavorare e avere una bella carriera davanti«, ha aggiunto Tajani.

 

 

 

«Non c’è nessun baratto, nessuna trattativa sottobanco. Il governo è stato in grado di far tornare un giovane che rischiava di stare ancora un po' di tempo in carcere». Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, a "24 Mattino" su Radio 24. «Siamo persone serie, non facciamo baratti di questo tipo», ha ribadito Tajani, aggiungendo che su Regeni «continueremo a chiedere che si faccia luce sulla vicenda, come abbiamo sempre fatto, abbiamo sempre messo sullo stesso piano le due questioni». Tajani ha inoltre detto che «il governo ha ottenuto un risultato molto importante e chi pensava che non sarebbe stato in grado di ottenerlo è rimasto un po' deluso».

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