flussi ingestibili

Migranti, a Schlein non va bene neanche il patto Ue-Tunisia

Christian Campigli

Difendere i confini nazionali, i nostri usi e le nostre tradizioni. Combattere i trafficanti di esseri umani. Regolare i flussi di immigrati e, di conseguenza, abbassare drasticamente il numero di morti in mare. Concetti semplici, logici, di buon senso. Per molti ma non per tutti, come diceva una famosa reclame televisiva. Di sicuro non per il segretario del Partito Democratico. "Il memorandum d'intesa siglato tra Ue e Tunisia è basato, come gli accordi stretti nel passato con Turchia e Libia, sul tentativo di esternalizzare le frontiere dell'Ue, un approccio con il quale non posso essere d'accordo". Parole che, certamente, faranno discutere quelle pronunciate questa mattina da Elly Schlein, a Bruxelles a margine del prevertice del Pse, nella seconda giornata del summit Ue-Celac.

 

  

 

"Penso che sia il solito tentativo di esternalizzare le frontiere, senza curarsi del rispetto dei principi di democrazia e senza curarsi del rispetto dei diritti fondamentali delle persone. Non condividiamo un approccio che tende, in un'ottica securitaria, a focalizzarsi solo sull'aspetto di frenare i flussi migratori, quando però al contempo sappiamo quali sono gli sconvolgimenti che la Tunisia sta vivendo dal punto di vista del rispetto della democrazia, ma anche economico e sociale. E' un approccio che abbiamo già visto in passato - ha aggiunto la nativa di Lugano - l'abbiamo visto con altri Paesi, lo abbiamo visto con la Turchia, lo abbiamo visto con la Libia. Non posso trovarmi d'accordo con questo approccio".

 

 

Un accordo che, in realtà, è del tutto identico a quello adottato dalla Spagna. La nazione iberica ha mantenuto questo genere di intesa anche con governi di sinistra al potere ma, evidentemente, a Botteghe Oscure i deliranti sogni (o forse sarebbe meglio definirli incubi) no border son diventati uno dei mantra da seguire. Elly Schlein si è poi soffermata sul tema del salario minimo. "Il governo di Giorgia Meloni non può voltare la faccia dall'altra parte su una misura peraltro su cui i sondaggi dicono che c'è un supporto del 75% delle italiane e degli italiani. Quindi noi continueremo a batterci e non molleremo di un centimetro su questa importante proposta".