Biancofiore sulla lettera di Marina Berlusconi: commossa dal suo grido di dolore
Michaela Biancofiore esprime solidarietà nei confronti di Marina Berlusconi che, in una lettera pubblicata dal Giornale, ha denunciato l'uso "politico" della magistratura contro la memoria del Cavaliere. Per questo il Presidente del Gruppo Parlamentare Civici d’Italia, Noi Moderati, Udc, Coraggio Italia, Maie chiede a gran voce la riforma della giustizia nel pieno rispetto dei parametri della democrazia.
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"Mi sono molto commossa per la lettera accorata di Marina Berlusconi in difesa della memoria e della vita di suo padre, che combacia drammaticamente con un’analisi chirurgica dello stato della giustizia in Italia. Marina ha ragione soprattutto quando denuncia la volontà della damnatio memoriae nei confronti di suo padre che vanta il maggior numero di provvedimenti contro la mafia e quando coglie che il Paese non funzionerà mai se non funzionerà la giustizia. Come la stessa miglior parte della magistratura, che bisogna dirlo per correttezza è maggioranza, anela. Lo dico con la coscienza di causa di chi si è vista indagare la propria madre a 77 anni malata del morbo di Alzheimer, la quale si è vista riconoscere giustizia solo dopo essere morta. Ma è colpa della debolezza di certa politica se la magistratura da ordine dello Stato si è trasformata negli ultimi trent’anni in potere dello stesso, sostituendosi per stessa ammissione di molti magistrati, in qualche caso, qual è quello clamoroso della presidenza azzoppata di Silvio Berlusconi, alla libera sovranità popolare. Marina conferma il profilo diretto e ardimentoso già emerso in altri puntuali interventi, ma è la politica nel suo intero arco parlamentare che deve trovare il coraggio costituzionale di procedere ad una riforma della giustizia nel pieno rispetto dei parametri della democrazia. È urgente una soluzione, nel Paese che ha dato i Natali a Cesare Beccaria, dove ancora qualcuno tende a non distinguere tra reato e peccato".