La pace fiscale di Salvini fa impazzire il Pd: "Legittima l'evasione"
Matteo Salvini riapre la partita delle tasse e della pace fiscale mentre è acceso il dibattito sulla riforma della giustizia, altro tema caldissimo. Il vicepremier parlando con i cronisti durante una visita allo stabilimento Mermec-Ferrosud di Matera, rilancia sull'ipotesi di rivedere la posizione debitoria di milioni di italiani: "Oltre alla riforma della giustizia, una grande e definitiva pace fiscale tra fisco e contribuenti è fondamentale per liberare milioni di italiani ostaggio da troppi anni dell'Agenzia delle entrate". La pace fiscale riguarda chi ha pendenze con il Fisco di entità contenuta, non certo gli evasori intenzionali, come affermato nel tempo da Salvini e ribadito anche oggi, ma per la sinistra non conta.
"Cittadini ostaggio dell'Agenzia delle entrate. Lotta all'evasione come pizzo di Stato. La promessa di una pace fiscale definitiva, che segue un'altra pace fiscale definitiva, che segue condoni tombali di ogni genere e tipo, a riprova che quando è legittimata l'evasione non si arresta mai" dichiara Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Partito Democratico. "Non meravigliano le parole di Salvini, ministro di un governo che prevede il ricorso a definizioni agevolate (evidentemente non definitive) fra i principi della delega della sua riforma fiscale", argomenta la dem.