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Sondaggi, Mannheimer avverte Meloni: quanto pesano le inchieste su FdI

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Dal caso Delmastro a quello legato a Daniela Santanchè, dalle polemiche sulla riforma della giustizia di Nordio all’inchiesta sul figlio di Ignazio La Russa. Quanto pesano queste vicende, tutte diverse ma accomunate dal cortocircuito politica-giustizia, sul consenso a Fratelli d'Italia e alla premier Giorgia Meloni? A rispondere a questa domanda, nella puntata di venerdì 14 luglio de L'aria che tira estate, su La7, è il decano dei sondaggisti italiani Renato Mannheimer.

 

Dagli ultimi sondaggi politici emerge infatti che FdI, per la prima volta da mesi, sta perdendo una quota di consenso. Non molto, basti pensare che nell’ultima Supermedia dei sondaggi Agi-YouTrend il partito della premier perde tre decimali rispetto a due settimane fa e cala al 28,6%. È comunque un dato da considerare, spiega il sondaggista che afferma come questi "scandaletti minano la grande popolarità personale di Giorgia Meloni" che nonostante queste grane vede accrescere il consenso sulla sua figura. "Sono mine che vanno risolte", spiega Mannheimer.

 

In questo contesto Mannheimer ricorda che la magistratura, dal canto suo, ha subito un tracollo nel giudizio degli italiani. La popolarità delle toghe dopo la stagione di Mani pulite in cui Antonio Di Pietro e il pool godevano di un'approvazione senza precedenti, anno dopo anno è colata a picco. "Il processo va avanti da vent'anni, ed è impressionante - commenta il sondaggista - C'è stata una progressiva discesa. Oggi ha fiducia nella magistratura il 40 per cento degli italiani, una minoranza" se consideriamo che si tratta dell'amministrazione della giustizia, quindi un bene di tutti. "Una volta era al 70, e questo è un trend continuo che dura da anni" conclude Mannheimer che ribalta il dato, e fa piuttosto impressione: sei italiani su dieci non si fidano dei magistrati. 

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