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Fascina, doppio colpo dopo il testamento di Berlusconi: cosa succede su Arcore e i 100 milioni

Luca De Lellis
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La sterminata villa di Silvio Berlusconi ad Arcore non sarà ereditata dalla sua ultima compagna Marta Fascina. Anzi, la famiglia della deputata di Forza Italia entro tre mesi dovrà abbandonare per sempre villa San Martino. Ergo, 100 milioni del testamento del Cavaliere sì, ma la sua reggia no. Quella rimane ai figli, e Fascina è tenuta a lasciare l’abitazione entro i primi giorni di ottobre. L’indiscrezione riportata da Dagospia sembra aver trovato conferma anche nel partito fondato dall’ex Presidente del Consiglio, scomparso ormai quasi un mese fa. Ed è proprio nel movimento che compone l’attuale maggioranza di governo, che Marta Fascina sembra essere scivolata nelle retrovie, riferisce Repubblica.

 

 

Sì, perché in questi ultimi anni di legislatura la 33enne calabrese si è vista davvero raramente dalle parti dalle parti di Montecitorio. E questo ha un po’ indispettito i più alti dirigenti di Forza Italia che la vedono ormai come un oggetto misterioso (gli ultimi dati parlano di un 74% di assenza in Parlamento nel 2022). Di conseguenza, c’è la possibilità che dopo la fine dei suoi giorni trascorsi ad Arcore, Fascina possa decidere di trasferirsi a vivere a Roma, per riconquistare qualche posizione all’interno del partito. Ma, soprattutto, la fiducia dei suoi colleghi, che la inquadrano ai margini.

 

 

Capitolo 100 milioni: a Pier Silvio Berlusconi, in particolare, è storia nota che Marta Antonia non sia mai andata particolarmente a genio. Tanto da non presenziare alle “nozze” del padre. La prole del Cavaliere avrebbe la possibilità di impugnare il testamento, visto che è stato scritto prima di un ricovero al San Raffaele al quale era sopravvissuto. Ma ciò, a meno di eventuali pretese sconsiderate di Fascina, non avverrà. Anche per rispettare i voleri di Silvio, che a Marta evidentemente voleva bene.

 

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